(ANSA) - CITTA DEL VATICANO, 01 AGO - "Un atto terroristico":
così il cardinale Leopoldo José Brenes, arcivescovo di Managua,
ha definito l'attentato compiuto contro la Cattedrale della
capitale nicaraguense. Un uomo incappucciato, secondo alcuni
testimoni, ha lanciato una bomba molotov nella cappella del
Sangue di Cristo all'interno della Cattedrale, provocando un
incendio che, tra l'altro, ha bruciato un crocifisso di circa
quattro secoli. L'incendio è stato domato in tempi abbastanza
rapidi. Non ci sono stati feriti, ma l'attacco ha profondamente
colpito la comunità cattolica.
Un comunicato dell'Arcidiocesi, rilanciato da Vatican News,
afferma che si tratta di "un atto premeditato e pianificato,
compiuto da una persona esperta". Il crocifisso - si sottolinea
- "è stato bruciato nella sua interezza da un dispositivo non
ancora identificato". Si esclude in modo deciso, come invece
affermato da alcuni, "l'ipotesi di un incendio accidentale".
L'Arcidiocesi parla di una "deplorevole azione" che "offende
e ferisce profondamente" tutti i cattolici perché l'immagine di
questo crocifisso "è una delle più amate e venerate dai fedeli"
nicaraguensi. (ANSA).