(ANSA) - ROMA, 28 GEN - Pochi ricordano che la teoria del 'big bang' fu inventata da un gesuita belga, padre Georges Edouard Lemaitre. Lui non usò mai quell'espressione che fu invece coniata da scienziati che lo prendevano in giro per quella intuizione che invece si rivelò la via ancora tra le più accreditate per lo studio dell'universo. Parte proprio da Lemaitre e dal rapporto tra scienza e fede, una delle catechesi di padre Maurizio Botta che apre il libro "Quel cretino di un cristiano" (edizioni San Paolo).
Padre Botta ripercorre anche il 'caso' Galileo e la sua condanna della quale molto si è parlato: "il 20% dei ragazzi è convinto che Galileo sia stato arso vivo mentre l'80% che sia stato torturato. E invece continuò a soggiornare in ville meravigliose - sottolinea padre Botta - e fu costretto solo a recitare una volta a settimana i salmi penitenziali".
I "Cinque Passi al Mistero" sono un ciclo di catechesi per giovani e adulti che si svolge ormai da dieci anni presso la parrocchia Santa Maria in Vallicella, la Chiesa Nuova di Roma.
Don Maurizio Botta, sacerdote dell'Oratorio di San Filippo Neri, guida gli incontri, con uno stile preciso e di grande impatto.
Sono poi gli stessi giovani dell'Oratorio a offrire i temi su cui riflettere, argomenti "caldi", spesso quelli che tengono più lontane le persone dalla fede.
In questo, che è il terzo ciclo pubblicato dalle Edizioni San Paolo, padre Maurizio affronta una serie di argomenti che mettono in crisi alcuni luoghi comuni della nostra cultura, spesso superficiale: in particolare, il legame tra scienza e fede; la questione della libertà e dei suoi confini; la questione educativa. Il capitolo conclusivo invita il lettore a riprendere fra le mani e nel cuore il legame con lo Spirito Santo, persona della Trinità che, spesso, si tende a lasciare in secondo piano.
La prefazione al libro è firmata dalla giornalista e scrittrice Costanza Miriano. (ANSA).