TRENTO - In quale modo la mobilità sociale ma soprattutto quella geografica si intreccia con il merito e il talento del singolo nel mondo della ricerca? E' questo l'interrogativo che ha fatto da sfondo all'incontro "Talento e incertezza nel mondo della ricerca" proposto sabato pomeriggio dal Festival dell'Economia nell'Aula Magna della Facoltà di Giurisprudenza. Protagonista, introdotta da Armando Massarenti Responsabile del supplemento culturale de "Il Sole 24 Ore Domenica", Helga Nowotny professore emerito di Studi sociali della scienza presso Eth Zurigo e membro fondatore del Consiglio europeo della ricerca. Sullo sfondo anche quel senso dell'incertezza che caratterizza la mobilità nel mondo accademico. Helga Nowotny ha posto l'attenzione sull'importanza della mobilità intesa sia nella sua accezione sociale sia in quella di carattere geografico che caratterizza in forme diverse un sistema accademico sempre più interconnesso a livello globale. La mobilità delle carriere scientifiche mostra un quadro in cui molti possiedono un grande talento, ma non tutti riescono a concretizzarlo in un percorso accademico soddisfacente e gratificante. "Un'incertezza - ha spiegato la Nowonty che fra breve pubblicherà il suo nuovo libro "Le astuzie dell'incertezza" - di cui non bisogna avere paura e che si deve saper controllare con le giuste strategie per muoversi in un contesto accademico molto competitivo e riuscire ad emergere, a vincere". Per scegliere le persone e le idee migliori secondo la Nowotny oggi è necessario quindi individuare sempre più regole giuste e una forte trasparenza nel mondo accademico.
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