Tra dieci anni in Italia potranno esserci "4 o 5.000 megawatt prodotti da impianti solari, che potrebbe essere anche di più. Più altri 70mila megawatt da altre rinnovabili e 30.000 dall'eolico. Circa il doppio dell'energia prodotta oggi da fonti fossili. In ipotesi avremo l'85-90% per cento di energia da fonti rinnovabili e il restante 10% da fonti termiche". La ha detto l'ex amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, intervenuto al Festival dell'Economia di Trento nel corso dell'incontro 'Crisi energetica e transizioni industriali'. "C'è - ha proseguito - una crescita a due velocità che si è manifestata dall'inizio della crisi nel 2022. C'è una crescita molto molto forte dell'impianto distribuito, una esplosione di circa tre volte rispetto al 2021 nel 2022 che è triplicata ancora nel 2023 rispetto all'anno precedente, quindi vuol dire che gli italiani, le famiglie, le imprese, hanno capito e stanno facendo loro quello che l'Italia dovrebbe fare. Ci sono più di un milione di impianti tra famiglie e imprese. Poi c'è una accelerazione degli impianti più grandi, per cui però ci vogliono tempi di circa due anni, quindi dovremmo vedere i risultati a fine 2023 e durante tutto il 2024". "Quindi l'inerzia è stata un po' vinta, anche se c'è ancora molto da fare sulla parte autorizzativa. Le due velocità continueranno quindi ad essere diverse perché l'impianto più piccolo è più rapido nel suo iter autorizzativo e realizzativo", ha detto Starace.
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Festival dell'economia