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Export: Pedon, sud-est asiatico potenziale enorme

Vicepresidente Confindustria Vicenza pronti ad andare in Asean

VICENZA ANSAcom

"Quella del Sud-Est asiatico è un area del mondo con un potenziale enorme". E' quanto ha detto oggi a Vicenza, vicepresidente di Confindustria Vicenza con delega ai mercati esteri, intervenuto al convegno "I mercati del Sud est asiatico (Asean): una grande opportunità per l'export veneto", promosso dagli industriali berici, Intesa Sanpaolo e l'Associazione Italia-Asean, presieduta dall'ex premier Enrico Letta, tra i relatori dell'evento odierno. "Le imprese italiane e venete - ha precisato Pedon, nel suo intervento di saluto - hanno tutte le carte in regola per soddisfare le esigenze industriali e di sviluppo dei Paesi dell'Asean, anche alla luce degli accordi che l'Unione Europea sta perfezionando con questi mercati, a partire da Vietnam e Singapore, paesi nei quali sono stati avviati altri negoziati". "Se l'Asean rappresentasse un unico Paese - ha evidenziato il vicepresidente di Confindustria Vicenza - sarebbe la quarta potenza esportatrice al mondo, il terzo stato più popoloso e sarebbe destinata a diventare la quarta economia più importante da qui al 2050. Nonostante tutto questo l'export italiano occupa uno spazio ancora limitato, con una quota appena superiore all'1% del mercato, in 17/ma posizione tra i paesi fornitori". "Parliamo ovviamente - ha aggiunto Pedon - di mercati non facili e tradizionalmente protetti da dazi ed altri vincoli, e dove la ricchezza non è omogeneamente distribuita. Sono certamente mercati dove esportare in termini tradizionali non è semplice e dove la penetrazione commerciale è spesso consequenziale a processi di internazionalizzazione produttiva e commerciale che non sempre le nostre Pmi riescono a sostenere". "Qualcosa di nuovo e di importante sta tuttavia avvenendo - ha concluso Pedon - mi riferisco alla determinazione con cui l'Unione Europea sta negoziando nuovi accordi di libero scambio, con il duplice intento, di abbattere le barriere daziarie ma anche quelle non tariffarie, attraverso l'armonizzazione delle regole tecniche ed una migliore tutela della proprietà industriale".

In collaborazione con:
CONFINDUSTRIA VICENZA

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