Il nuovo contratto collettivo della somministrazione è stato firmato da Assolavoro, l'Associazione delle agenzie per il lavoro, Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uil.Temp. Per i lavoratori interinali - 800 mila lo scorso anno - arrivano nuove tutele, un diritto mirato alla formazione e un welfare rafforzato. Aumenta il sostegno alla maternità e alla genitorialità e vengono introdotte le ferie solidali, che i lavoratori possono scambiare tra loro in caso di bisogno.
"Abbiamo una flessibilità tutelata, a garanzia sia delle imprese, sia delle persone che lavorano", rivendica il presidente di Assolavoro, Alessandro Ramazza. "In un mondo di grande sfruttamento, grande precariato e lavoro nero, il lavoro somministrato sta diventando sempre di più un presidio di maggiore sicurezza e maggiore tutela", riconosce la segretaria confederale della Uil, Tiziana Bocchi, sottolineando l'importanza della clausola di solidarietà presente nel ccnl, che garantisce la continuità occupazionale negli appalti pubblici.
La segretaria confederale della Cgil, Tania Scacchetti, parla di "un contratto importante, anche per le innovazioni sul tema dell'inclusività e della parità di trattamento all'interno dell'azienda". Il contratto - spiega - "afferma un principio importante: il sindacato deve offrire le stesse tutele, a parità di lavoro svolto" a tutti i lavoratori.
Mentre il segretario generale aggiunto della Cisl, Luigi Sbarra, arriva a definire la data del rinnovo "una giornata di festa per il mondo del lavoro". "La contrattazione - afferma Sbarra - resta lo strumento principe per rispondere alle esigenze dei lavoratori, di fronte ai tentativi di intervenire per legge". E' stato questo il caso del decreto dignità che, per Sbarra, "necessita di modifiche", e nella somministrazione, ha rischiato di impedire il rinnovo di oltre 50 mila contratti a termine.
Una soluzione a questo problema è arrivata con l'intesa sul nuovo contratto, raggiunta lo scorso dicembre dalla delegazione di Assolavoro guidata da Enzo Mattina e dai sindacati. Le parti hanno introdotto, infatti, un regime transitorio per i rinnovi dei contratti a termine, grazie al quale tutti i contratti sottoscritti tra le stesse parti nel periodo 2014-2018 vengono conteggiati per un massimo di dodici mesi, allentando così la stretta del decreto, che prevede un tetto massimo di 24 mesi.
"Siamo riusciti a tutelare una situazione difficile che avrebbe penalizzato enormemente i lavoratori e le imprese" dice Ramazza, che vede nel contratto di somministrazione "una porta al mercato del lavoro che funziona, porta tutele, professionalità e formazione". Sono oltre 75 mila i lavoratori assunti a tempo indeterminato dalle agenzia per il lavoro (e il nuovo contratto incentiva questa pratica) mentre 50 mila vengono stabilizzati ogni anno dalle aziende utilizzatrici.
In collaborazione con:
Assolavoro