"Negli ultimi anni, a fasi alterne, l'attenzione dell'opinione pubblica si è concentrata spesso sul tema dei giovani, con prospettive di volta in volta diverse. Il lavoro che non c'è, la fuga dei cervelli, la partecipazione sociale e politica alla campagna sui cambiamenti ambientali e climatici, l'allarme criminalità, la crescita delle start-up innovative. Un dibattito che spesso ha dimenticato di ascoltare proprio i veri protagonisti". Così il direttore dell'Agenzia Nazionale per i Giovani Domenico De Maio, presentando la 1° relazione alla Camera. "Nell'ultimo anno - ha aggiunto - l'Ang è intervenuta con passione, autorevolezza e competenza in questo dibattito istituzionale per provare a invertire il trend della narrazione sul mondo giovanile con un approccio che mettesse finalmente al centro dell'attenzione i nostri ragazzi, che desse loro voce, gli spazi fisici e digitali che, infine, li rendesse protagonisti del presente, non solo del futuro. L'Italia di oggi esce da una crisi sanitaria e si appresta ad affrontarne una sociale paragonabile a una ricostruzione - ha proseguito De Maio - Questa ricostruzione, se non vedrà coinvolti attivamente i nostri giovani, non ci consentirà di risollevare il Paese. Il Paese e l'Europa tutta devono ripartire dai ragazzi che si sono impegnati in questi mesi così difficili. Sono la speranza che una luce in fondo al tunnel ci sarà. La sfida che ci attende non ammette risposte non all'altezza, non ammette tentennamenti, non ammette infine una sconfitta. L'Agenzia Nazionale per i Giovani è pronta a fare la propria parte quale presidio di democrazia e partecipazione". (ANSA).
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Agenzia Nazionale per i Giovani