(ANSA) - LIVORNO, 07 FEB - Denunciati dalla guardia di
Finanza di Cecina (Livorno) un agente immobiliare e quattro .
Non pagava i debiti col Fisco - circa 700.000 euro accumulati
negli anni - ma ha saputo riacquistare la propria casa all'asta
dal tribunale. Figli e nuora, spiegano le Fiamme gialle, gli
sono stati complici. Per i cinque denunciati le accuse sono, a
vario titolo, di turbativa d'asta e sottrazione fraudolenta al
pagamento delle imposte.
L'agente immobiliare risulta debitore verso l'Erario da più
di 20 anni per oltre 700.000 euro e di aver fraudolentemente
trasferito a figli e nuora oltre 240.000 euro sottratti al
pagamento di cartelle esattoriali per riacquistare i propri
immobili messi all'asta proprio per recuperare le somme dovute
allo Stato. L'agente è stato destinatario nel corso di 20 anni
di di diversi avvisi di pagamento regolarmente notificati ma da
lui mai onorati.
Negli accertamenti, i finanzieri di Cecina e quelli del
comando provinciale di Livorno, hanno individuato anomali
trasferimenti di denaro tra i componenti della famiglia.
Dall'analisi della documentazione bancaria, i trasferimenti di
denaro dell' imprenditore verso i parenti sarebbero risultati
finalizzati non solo a sottrarsi al pagamento delle imposte
maturate negli anni ma anche a recuperare illecitamente i propri
immobili esecutati dal tribunale. L'agente, infatti, sarebbe
riuscito a riacquistare gli immobili facendo partecipare
all'asta, come prestanome, uno dei figli che era a tale scopo il
destinatario finale unico delle somme di denaro movimentate dal
padre e passate tra i conti correnti dei familiari. Un modo per
eludere la procedura di riscossione esattoriale a suo carico e
rendere difficoltosa la possibilità di ricondurle all'operazione
di acquisto del figlio. La casa riacquistata è stata
sequestrata, inoltre nei confronti dell'imprenditore è stato
eseguito un controllo fiscale che ha consentito di recuperare a
imposizione elementi positivi di reddito e Iva per oltre 100.000
euro. (ANSA).