(ANSA) - ROMA, 25 MAG - Le affermazioni fatte dallo
scrittore Roberto Saviano nello scorso week end nel corso della
trasmissione di Rai2 'Che tempo che fa', condotta da Fabio
Fazio, "sono di una gravità assoluta: sostenere che i
commercialisti italiani segnalano alla criminalità le aziende
in crisi è quanto di più lesivo della onorabilità di 120mila
professionisti economici quotidianamente in campo per la
legalità, oltre che al fianco di imprese e cittadini di questo
Paese. Già nelle prossime ore valuteremo la possibilità di adire
le vie legali per difendere il buon nome della nostra
professione". Parola del presidente del Consiglio nazionale dei
commercialisti, Massimo Miani, che riferisce come "in queste ore
siamo letteralmente travolti da migliaia di mail e messaggi di
colleghi indignati per le dichiarazioni di Saviano. Una
indignazione che sta inondando chat e social. Per il momento non
possiamo non ricordargli che le aziende sequestrate alle mafie
sono gestite praticamente in esclusiva dai commercialisti, che
per questa scelta di campo sono esposti e spesso indifesi,
costretti a lavorare in condizioni di assoluta precarietà".
Miani attende che Saviano rettifichi le sue affermazioni. "Siamo
perfettamente consapevoli che anche la nostra realtà, come tutte
le realtà, ha a volte al suo interno qualche mela marcia. Ma non
siamo più disposti a tollerare offese generiche che risultano
ancor più incredibili in mesi come questi drammaticamente
segnati dall'emergenza economica legata alla pandemia, nei quali
la nostra professione, giudicata "essenziale" dal Governo, non
ha mai sospeso la sua attività, fornendo ad imprese e
contribuenti il suo insostituibile contributo", chiosa Miani.
(ANSA).