(ANSA) - ROMA, 20 MAG - "Inaccettabile" per i
commercialisti italiani che, "in una manovra mai vista prima, in
termini di risorse stanziate, non si trovi il modo di prorogare,
in un momento di tale gravità per il Paese, i versamenti
relativi alle dichiarazioni in scadenza il prossimo mese di
giugno e di sbloccare la compensazione dei crediti Irpef
maturati nel 2019, dando la possibilità di monetizzarli anche
prima della presentazione delle dichiarazioni". Ad esprimersi
così il presidente del Consiglio nazionale dei professionisti,
Massimo Miani, commentando il decreto rilancio, che sottolinea
come "la cosa è ancor più singolare, se si pensa che l'anno
scorso bastò il ritardo nel rilascio dei nuovi Isa accumulato
dalle strutture dell'Amministrazione finanziaria a convincere il
nostro legislatore a concedere, con ampio anticipo, la proroga
dei versamenti legati alle dichiarazioni. Tale precedente lascia
purtroppo poche giustificazioni allo sconfortante silenzio, in
un periodo di totale emergenza sotto ogni punto di vista",
incalza il vertice dell'Ordine. Inoltre, il provvedimento del
governo di Giuseppe Conte "ha incredibilmente escluso tutti i
liberi professionisti iscritti alle Casse previdenziali autonome
dall'accesso al contributo a fondo perduto, relegandoli ancora
una volta nel Fondo di ultima istanza. Un comparto del mondo del
lavoro italiano tanto essenziale e qualificato, quanto in grande
sofferenza, subisce così un incomprensibile trattamento di
'serie B', a conferma di quanto siano radicati in certi settori
i pregiudizi nei confronti dei liberi professionisti. Speriamo
la politica si renda conto di quale assurda disparità di
trattamento tra partite Iva stia mettendo in campo. Assieme a
tutte le altre professioni ordinistiche ci batteremo per
modificar la norma", conclude Miani. (ANSA).