(ANSA) - ROMA, 15 MAR - "L'Italia si uniformi al sistema
professionale europeo, classificando il perito industriale
laureato come 'ingegnere industriale', con un'unica
denominazione che ne permetta una più semplice ed univoca
riconoscibilità". A dichiararlo il presidente del Consiglio
nazionale della categoria Claudio Guasco, convinto della
"necessità" non solo di "qualificare al meglio il professionista
che eserciti attività tipiche, ma anche di offrire al cittadino
un quadro chiaro su quale sia il profilo corrispondente alle sue
esigenze di servizi sempre più specializzati". Il cambio del
titolo professionale per i laureati che, in virtù di una legge
del 2016, si iscriveranno all'Ordine dei periti industriali
laureati, diventerebbe, spiega, "garanzia di riconoscibilità e
identificazione del professionista che ha un determinato livello
di formazione (la laurea triennale, ndr), ma soprattutto le
stesse competenze professionali. Alla luce di tutto questo, è
evidente l'urgenza di aprire un tavolo di confronto per una
riflessione su una questione che va al di là del mero cambio di
denominazione", confronto nel quale, conclude Guasco, occorre
"coinvolgere Istituzioni, industria e parti sociali". (ANSA).