(ANSA) - PISA, 17 MAR - Netta flessione per la moda (cuoio e
calzature), male la meccanica ed i mobili. Avanzano, però, le
due-tre ruote, la farmaceutica ed il vetro. Nell'export, sono in
crisi le principali destinazioni eccetto Germania, Olanda e
Corea del Sud mentre la Brexit fa crollare l'export verso il
Regno Unito. Così, secondo i dati Istat sull'export 2020 diffusi
oggi dalla Camera di Commercio, la pandemia colpisce in modo
violento la provincia di Pisa con una flessione del 14% per lo
più imputabile al "grande lockdown" che riporta la provincia, in
termini di valore, ai livelli del 2012. Nel 2020, il valore dei
prodotti esportati scende infatti a quasi 2,7 miliardi di euro a
causa della caduta registrata dal pelli-cuoio-calzature, dai
mobili ma anche dalla meccanica. Crescono invece le vendite
all'estero di cicli-motocicli, di prodotti farmaceutici e di
prodotti in vetro. Considerando i paesi di destinazione delle
merci prodotte a Pisa, tutti i principali partner commerciali
arretrano con alcune eccezioni come Germania, Paesi Bassi,
Belgio e Corea del Sud. La caduta dell'export pisano nel 2020
(-14%) è assimilabile, come intensità, a quella registrata
durante la "grande recessione" del 2009 (-17,4%): anno, anche
quello, caratterizzato da una pesante flessione del sistema
moda. Perdono terreno le vendite dirette nel Regno Unito che,
nel 2020, calano di oltre un terzo per effetto, oltre che del
covid, degli ostacoli burocratici e amministrativi legati alla
fase transitoria della Brexit.
I dati Istat sulle esportazioni italiane del 2020, espresse in
termini monetari, confermano la pesante battuta d'arresto
provocata dalla pandemia sul commercio estero (-9,7%) con
pesanti battute d'arresto per la moda, la meccanica e la
produzione di carburanti mentre crescono le vendite all'estero
di prodotti agroalimentari e farmaceutici. "La pandemia - spiega
il commissario straordinario della Camera di Commercio di Pisa,
Valter Tamburini -, come ci aspettavamo, ha inflitto ferite
profonde al sistema produttivo pisano ed ha riportato la
lancetta dell'orologio delle esportazioni indietro di otto anni.
Tuttavia gli effetti del Covid hanno colpito in modo asimmetrico
i settori penalizzando il sistema moda, la meccanica ed il vino
mentre altri, nonostante le innegabili difficoltà incontrate,
hanno saputo mettere a segno una crescita. Consapevoli delle
criticità che il ripresentarsi ciclicamente della pandemia
provoca al sistema produttivo provinciale, la Camera di
Commercio continua ad impegnarsi per sostenere le aziende
attraverso specifiche iniziative legate
all'internazionalizzazione non solo con un'intensa attività
formativa ma anche grazie al sostegno per la partecipazione a
iniziative promozionali di livello". (ANSA).