(ANSA) - BOLOGNA, 15 FEB - A fine 2020 in Emilia-Romagna, le
imprese attive giovanili sono risultate 28.595: con una perdita
annua di 850 imprese (-2,9%) e un'accelerazione della tendenza
negativa rispetto allo scorso anno, mentre quelle non giovanili
sono lievemente diminuite (-0,3). A livello nazionale, le
imprese giovanili scendono a 445.777 (-2,6%), mentre le non
giovanili aumentano (+0,3%). Questo emerge dai dati del Registro
delle imprese delle Camere di commercio elaborati da Unioncamere
Emilia-Romagna.
A segnare il calo nelle imprese giovanili è il forte calo
degli imprenditori di nazionalità straniera (-508 imprese,
-5,8%), in particolare nel settore delle costruzioni. La
pandemia ha frenato la nascita di nuove imprese, inoltre la
sopravvivenza richiede ampie disponibilità finanziarie.
Nel trimestre tutti i macrosettori hanno subito una riduzione
delle imprese giovanili, ma non in modo omogeneo. La tendenza
negativa è stata determinata dal pesante calo delle imprese
delle costruzioni (-373 unità, -8,1%), settore che ha una quota
del 14,9% di imprese giovanili. Nei servizi, l'andamento è
frutto, della caduta di alloggio (-7,3%) e ristorazione (-171,
-5,2%), prima in rapida espansione, poi particolarmente colpiti
dalle conseguenze della pandemia (le imprese giovanili sono il
12,4%). La diminuzione delle imprese del settore del commercio
si è solo accentuata rispetto alla tendenza negativa precedente
alla pandemia (-169 imprese, -2,3%).
Flettono anche le imprese delle altre attività di servizi per
la persona (-58 unità, -3,3%), parrucchiere centri estetici e
fitness, in crescita pre Covid, e le attività di assistenza
sociale non residenziale, per minori, anziani e disabili (-26,
-27,4%), in crisi per le restrizioni imposte dalla pandemia.
Cala anche la base imprenditoriale giovanile dell'industria
(-106 unità, -4,9%), nelle confezioni (-42, -11,7%) e nella
fabbricazione di prodotti in metallo (-39, -7,5%).
Gli unici incrementi vengono dai servizi, con numeri minori.
In rapido aumento delle imprese nelle attività immobiliari
(+7,7%, +61 unità), delle attività ausiliarie dei servizi
finanziari e delle attività assicurative (+6,6%, +58). In
positivo la produzione di software, consulenza informatica e
attività connesse (+28 unità, +8,5%). (ANSA).