(ANSA) - BOLOGNA, 31 LUG - Una recessione forte e profonda:
nell'edizione di luglio degli scenari per le economie locali di
Prometeia, analizzati dall'ufficio studi di Unioncamere
Emilia-Romagna, l'attesa per il 2020 è di una caduta del
prodotto interno lordo a due cifre (-10,6%), decisamente
superiore a quella del 2009. La ripresa sarà solo parziale nel
2021 (+6,8%). La discesa del prodotto interno lordo italiano
dovrebbe risultare del 10,1% nel 2020, seguita da una ripresa
del 5,9% nel 2021.
Nel 2020 la recessione, come il coronavirus, colpirà più
duramente le regioni del nord Italia e l'andamento del Pil
regionale si allontanerà da quello della Germania, nonostante la
comune dipendenza dal commercio internazionale e i legami del
sistema produttivo. Ma la ripresa attesa nel 2021 dovrebbe
riportare l'Emilia-Romagna nelle posizioni di vertice, al
secondo posto dietro il Veneto. Nel 2020 il prodotto mondiale
dovrebbe ridursi del 5,2 per cento. In particolare, la flessione
dovrebbe risultare del 5,7% negli Stati Uniti, dell'8,1%
nell'area dell'euro e del 6,3 in Germania, mentre la crescita
dovrebbe ridursi allo 0,6% in Cina. Nel 2020 la recessione in
regione sarà accentuata dal crollo degli investimenti (-19,6%) e
dalla caduta delle esportazioni (-16,3%) e non contenuta da una
maggiore resistenza dei consumi (-10,1%).
Nel 2020 sono l'industria (15,1%) e le costruzioni (14,1%) ad
accusare il colpo più duro, ma anche nei servizi la recessione
sarà pesante (-8,7%). Nel 2021 la ripresa sarà solo parziale in
tutti i settori, ma più pronta nell'industria (+13,4%). Per
quanto riguarda il mercato del lavoro, nel 2020 gli effetti
della pandemia condurranno a una sensibile riduzione delle forze
lavoro (-2,4%) e dell'occupazione (-2,7%), per la fuoriuscita
dal mercato di molti lavoratori non tutelati, con un contenuto
aumento della disoccupazione. Nel 2021 l'occupazione si ridurrà
ancora e aumenterà decisamente il tasso di disoccupazione
(7,8%), ai massimi dal 2014. (ANSA).