(ANSA) - TRIESTE, 4 MAG - Un fatturato da 23 milioni di euro
con una previsione di 30 milioni per il 2017, realizzato da
un'impresa italiana quasi al 100% su mercati esteri. È il caso
di Interna Contract spa, fondata nel 1989 a Tavagnacco (UD) e
leader italiana nel settore dell'allestimento di interni e
dell'arredo di design chiavi in mano. L'azienda opera nella
fascia più alta del mercato, per quanto riguarda la preparazione
di alberghi, bar, ristoranti, navi da crociera, yacht, uffici,
banche, musei, centri benessere, boutique e residenze private.
"Oggi il nostro gruppo conta otto società, con sedi in
Italia, Francia, Uk e Cina. Lavoriamo però praticamente in toto
all'estero, se si eccettua un cliente italiano importante come
Fincantieri", spiega il presidente di Interna Diego Travan,
secondo cui "il sistema Italia ci costringe a giocare la partita
sempre fuori casa: sfruttiamo la bellezza e il gusto italiano,
ma i grandi player che chiedono i nostri servizi sono stranieri
o si sono spostati all'estero".
I quaranta specialisti di Interna Contract e il suo indotto
di alcune centinaia di persone si rivolgono al segmento del
lusso. "Per questo, oggi le migliori occasioni si colgono in
Medio Oriente, Cina e Far East - evidenzia Travan - anche grazie
all'emergere dei cosiddetti nuovi ricchi. Negli anni Novanta
eravamo molto attivi in Argentina e Brasile. L'Europa resta
invece il nostro mercato domestico e lavoriamo praticamente
ovunque".
Per il presidente di Interna Contract, "internazionalizzare
comporta anche rischi e per questo ci rivolgiamo a un operatore
come l'italiana Sace, che tutela le pmi che guardano all'estero
e devono confrontarsi con grandi colossi". Travan precisa che
"la nostra impresa si occupa di commesse di una certa rilevanza
e deve fornire ai clienti le garanzie di un lavoro eseguito bene
e nei tempi. Non ci è mai capitato di doverne fare uso, ma con
una linea di credito adeguata diamo al cliente la garanzia
bancaria rispetto alle penali del 5-10% previste nei contratti
internazionali. Sace fornisce le controgaranzie necessarie agli
istituti bancari con cui abbiamo accordi in questo senso".
(ANSA).