"Innanzitutto bisogna dire che il Ptpr nasce male, dopo otto anni di mandato Zingaretti ha fatto approvare un Piano non condiviso. L'Aula della Pisana non é mai stata coinvolta nel confronto Regione-Mibact, l'interlocuzione è avvenuta esclusivamente con la Giunta che tuttavia non è stata in grado di trovare un punto d'incontro con il Ministero.
L'accordo che ne è scaturito ha imposto al Consiglio Regionale di modificare la legislazione regionale alla disciplina del Ptpr approvato. Un'ulteriore umiliazione dell'Ente Regione al quale è stata preclusa qualsiasi autonomia decisionale.
Fatta questa premessa, va evidenziato che il Piano Paesistico approvato non ascolta le richieste dei Sindaci e sferra un durissimo colpo al tessuto imprenditoriale del Lazio. Presenta un'applicazione rigida e cavillosa dei vincoli che complicherà gli iter di approvazione dei piani urbanistici". Lo ha detto, all'Ansa, Fabrizio Ghera, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Regione Lazio.
"Ciò genererà condizioni sfavorevoli agli investimenti sul territorio laziale sottoposto a regolamentazione paesaggistica - ha proseguito Ghera -. Noi, quello che si poteva fare per migliorare il Piano, lo abbiamo messo nero su bianco con una Proposta di Legge che la maggioranza non ha voluto prendere in considerazione. Nel testo di Fdi si prefigura" infatti "un Ptpr che tenga presente i Piani regolatori Comunali, ma consideri anche le esigenze del tessuto produttivo, che garantisca tempistiche certe per il rilascio delle autorizzazioni necessarie alle attività agricole, turistiche, di rigenerazione urbana, che veramente tuteli il paesaggio, migliori la qualità della vita dei cittadini, coniughi salvaguardia e sviluppo, sostenga il tessuto sociale e i produttori". Mentre "la Giunta Zingaretti ha preferito uniformarsi al volere del Mibact, sacrificando le istanze del territorio all'opportunità politica di non contrastare il Ministero a guida Pd", ha concluso Ghera.
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Consiglio Regionale Lazio