(ANSA) - PERUGIA, 10 MAG - Esperti dei principali centri
italiani di vestibologia saranno protagonisti delle sette
sezioni del convegno "Labirinto e dintorni" in programma venerdì
10 e sabato 11 maggio presso la sala Levi-Montalcini del Creo
dell'ospedale di Perugia, organizzato dalla struttura complessa
di Otorinolangoiatria.
Ai lavori parteciperanno anche professionisti di livello
internazionale quali i professori Nuri Ozgirgin e JaqueMagnan,
rispettivamente presidente della Vertigo accademy international
e presidente emerito della European accademy of otology e
neurotology, che sul tema delle vertigini hanno compiuto
ricerche pubblicate sulle più importanti riviste scientifiche.
Presidente del convegno il dottor Mario Faralli, responsabile
dell'ambulatorio di vestibologia, che da oltre 20 anni si occupa
di vertigini, patologia definita di grande impatto sociale, tra
le principali che colpiscono indistintamente tutte le fasce di
età, senza che ancora siano note le cause specifiche che la
determinano.
"Solo per dare una fotografia dell'entità del fenomeno, basta
accennare che nei nostri ambulatori vengono visitati oltre 3
mila nuovi pazienti" sottolinea il dottor Faralli attraverso una
nota dell'ospedale di Perugia. "Fortunatamente - aggiunge - la
stragrande maggioranza dei casi fanno riferimento ad una
diagnosi favorevole sotto il profilo clinico, ma questo non
significa che il problema debba essere sottovalutato viste
l'impatto sociale per le conseguenze che la patologia determina.
Anzi, sono necessari provvedimenti terapeutici sia farmacologici
sia riabilitativi".
La struttura complessa di Otorinolaringoiatria - è detto
ancora nella nota del Santa Maria della Misericordia - può
contare sul fronte della diagnosi e terapia di una "lunga e
apprezzata" esperienza sulle patologie del vestibolo e il
convegno, che viene organizzato con cadenza biennale da oltre 15
anni, offre elementi di confronto tra esperti, oltre a
segnalarsi come appuntamento scientifico che mette in evidenza,
oltre gli effetti già conosciuti ed immediati della vertigine
anche quelli a lungo termine inerenti le facoltà cognitive del
paziente. "Quando il fenomeno della vertigine si ripete -
sottolinea il dottor Faralli - le conseguenze in qualche misura
restano, anche a livello di comportamento. Si rende pertanto
necessario un approccio multidisciplinare riguardante la sfera
internistica, neurologica, geriatrica e psichiatrica". (ANSA).