(ANSA) - TERNI, 27 APR - A poche settimane dall'attivazione
della sala ibrida, il dottor Fiore Ferilli, direttore della
struttura di Chirurgia vascolare dell'Azienda ospedaliera di
Terni e direttore facente funzione del Dipartimento
cardio-toraco-vascolare, illustra lo stato di salute, la
riorganizzazione e le prospettive di crescita di un'area di
"alta specialità" che è arrivata a raggiungere "veri livelli di
eccellenza grazie alle alte professionalità, all'attività
integrata multisciplinare e ad investimenti mirati". Lo
dimostrano - a suo avviso - il fatturato in crescita, l'indice
di attrazione extraregionale del 30% circa, e l'alto gradimento
che i cittadini di tutta la provincia ternana hanno recentemente
espresso nel sondaggio sulla qualità percepita che MG Research
ha fatto per conto della direzione aziendale.
"Parliamo di un dipartimento - spiega il dottor Ferilli che
lavora per l'Azienda come chirurgo fin dal 1981 - che oggi
comprende la Chirurgia vascolare, la Cardiochirurgia, la
Chirurgia toracica, la Cardiologia, l'Emodinamica, l'Aritmologia
e due terapie intensive (Tipo e Utic). Già centro di eccellenza
e di riferimento per l'intera regione, in termini di volumi e
valore di attività rappresenta la maggior voce di introito per
l'Azienda ospedaliera: anche i dati del primo trimestre 2019,
valutati in proiezione annuale, già indicano un ulteriore
incremento di attività e di fatturato, con una variazione
percentuale di crescita media del +14,9%".
Già nei primi mesi dell'anno il rafforzamento dell'approccio
multidisciplinare tra la Chirurgia vascolare e la
Cardiochirurgia - è detto in una nota dell'ospedale di Terni -
ha consentito lo sviluppo di nuove procedure chirurgiche
mininvasive che saranno ulteriormente implementate coinvolgendo
i settori dell'Emodinamica, dell'Aritmologia e dell'Anestesia.
"E tutte le attività multidisciplinari di alta specialità e
complessità - sottolinea il capo dipartimento - saranno
ulteriormente sviluppate grazie alla nuova e ipertecnologica
sala ibrida, una sala operatoria e angiografica di ultimissima
generazione che è in fase di collaudo e che entrerà in funzione
entro la fine di maggio". Si tratta di una delle 20 più moderne
e funzionali sale operatorie italiane che unisce diverse
tecnologie e professionalità per il trattamento di casi
complessi che interessano la chirurgia vascolare e la
cardiochirurgia, radiologia interventistica e
neuro-angioradiologia, ma anche neurochirurgia, ortopedia e
urologia fino alla chirurgia toracica.
Investimenti e modelli di integrazione multidisciplinare sono
stati accompagnati da un processo di riorganizzazione che ha
interessato l'intero dipartimento. La prima riguarda la
informatizzazione e l'integrazione digitale. Infatti, dopo la
cartella informatizzata, attiva già dal 2006 nella chirurgia
toracica e in quella vascolare, nel mese di febbraio la
Cardiologia, attualmente diretta dal responsabile di Emodinamica
Marcello Dominici, ha completato il processo di
informatizzazione di tutte le attività, estendendo in soli due
mesi il sistema informatico integrato già in uso per
l'archiviazione e refertazione delle procedure di Emodinamica,
prima all'Aritmologia e poi alle altre attività
clinico-strumentali di area cardiologica (visite cardiologiche,
consulenze, ecocardiografia, ecocardiografia transesofagea,
eco-stress, prove da sforzo, controllo e programmazione
pacemaker, ecc.). Oggi la Cardiologia di Terni - si legge ancora
nella nota - è tra le poche in Italia ad avere una simile
organizzazione informatica. Inoltre, su indicazione regionale,
in questi ultimi mesi la Direzione aziendale ha iniziato a
rimodulare l'organizzazione, intervenendo sulle cosiddette
strutture semplici e strutture semplici dipartimentali in cui si
articolano le attività all'interno delle strutture complesse e
dei dipartimenti. E' il caso dell'Aritmologia che è stata
ricondotta nell'ambito della struttura complessa di Cardiologia,
cui afferisce, ma che mantiene inalterata l'attività
specialistica e l'offerta in termini di tecniche eseguibili e di
dispositivi impiantabili, in piena integrazione con tutte le
discipline di area cardiovascolare. Per rispondere quindi ad
alcuni timori recentemente diffusi, al di là dei centri di costo
e delle autonomie gestionali che sono cose che riguardano i
dirigenti, il servizio di aritmologia continuerà a svolgere la
sua funzione di produrre utili per l'azienda e soprattutto
utilità per i pazienti. Non è previsto alcun depotenziamento del
dipartimento, su cui anzi l'Azienda ha sempre mostrato di voler
investire e a cui ha anche riconosciuto un incremento del budget
di oltre il 10% su base annua.
"In base a questi presupposti e all'andamento dei livelli
futuri di attività, - aggiunge Fiore Ferilli - non possono
essere escluse nuove rimodulazioni ma sempre e comunque ispirate
all'implementazione delle alte specialità del Dipartimento.
L'attività della cardiologia interventistica e aritmologica è
già aumentata nei primi tre mesi del 2019 del 13,5% rispetto
allo stesso periodo del 2018 e anche le procedure
cardiochirurgiche stanno seguendo lo stesso trend in aumento.
Rispetto al progetto di riorganizzazione, un importante aspetto
che dovrà essere sviluppato nel prossimo futuro sarà anche
l'accorpamento dell'intero dipartimento cardio-toraco-vascolare,
ovvero la collocazione in spazi attigui o addirittura condivisi
di tutti gli elementi che lo compongono, presumibilmente al
sesto piano, al fine di garantire all'utenza un livello ancora
più elevato di assistenza per la chirurgia vascolare e non
solo". (ANSA).