(ANSA) - FIRENZE, 14 FEB - "In giunta regionale abbiamo
deciso di proporre ricorso alla Corte Costituzionale contro
quella norma della finanziaria, approvata nel mese di dicembre
dal Governo, sugli accorpamenti scolastici. Questo significa che
in Toscana gli accorpamenti portano a una riduzione del
personale di circa 40 unità tra le figure di vertice oltre che
il personale e funzionari di alto livello nelle segreterie. E'
evidente che con 40 direttori in meno si vanno ad accorpare
istituti". Lo ha detto il presidente della Toscana, Eugenio
Giani, ricordando di aver già preso posizione sulla polemica
delle scorse settimane scaturita dall'ipotesi di accorpamento
dei licei classici Galileo e Michelangiolo a Firenze, due scuole
storiche del capoluogo. Ma ci sono altri casi di istituti
scolastici nella regione.
Giani ha evidenziato che "soprattutto nelle zone interne
l'accorpamento di istituti va a pregiudicare la stessa capacità
di svolgere un servizio scolastico adeguato nelle aree della
Toscana diffusa, e questo pregiudica la funzionalità,
l'efficienza, il servizio". "Col ricorso alla Corte
costituzionale - prosegue - vogliamo dire che la scuola pubblica
non può essere penalizzata e ridimensionata, non può essere
considerata oggetto di tagli in un momento in cui le Regioni
come la Toscana hanno bisogno di offrire più qualità e quantità
di servizio scolastico proprio nelle aree più disagiate". Giani
ha chiesto al Governo di mettere più risorse sulla scuola: "Se
c'è bisogno di risorse per poter consentire di lasciare
inalterato il numero dei dirigenti e dei direttori didattici,
questa è una priorità. Sulla legge finanziaria c'erano 35
miliardi, perché le maggiori insufficienze le abbiamo viste
proprio su scuola e sanità? Alla sanità ne sono stati dedicati 2
miliardi, nella scuola ancora meno e il risultato è questo".
(ANSA).