Un appello affinché sia estesa anche all'Imu e alla Tari la possibilità di ridurre fino al 20% le aliquote e le tariffe degli enti territoriali pagate con domiciliazione bancaria da cittadini e imprese. Il Consiglio comunale di Pontey ha approvato all'unanimità una mozione, proposta dalla minoranza ed emendata, affinché il sindaco si faccia portatore "attraverso l'Unité des communes valdotaines Mont-Cervin ed il Celva della necessità da parte dei Comuni di un intervento normativo da parte dello Stato" sulla materia.
Dopo l'entrata in vigore della normativa nell'estate scorsa, ricorda il sindaco, Leo Martinet, "il Comune di Pontey, prima come Consiglio poi come Giunta, aveva approvato un indirizzo politico dando mandato all'Unité des Communes di poter procedere in tal senso con la domiciliazione di queste imposte". Ma "con il mio insediamento, nel settembre scorso, dopo le richieste dei cittadini ho scoperto che né per l'Imu né per la Tari si può adottare questo sconto, perché possono essere pagate con F24 e non con domiciliazione bancaria". Di qui la mozione presentata dalla minoranza, emendata con la cancellazione dell'obbligo per la giunta comunale di ridurre del 20% la bolletta del servizio idrico, in quanto, spiega Martinet, "l'acqua è già stata fatturata".
Il gruppo consiliare di minoranza ‘L’importante è Pontey’ esprime “soddisfazione per l’approvazione della mozione consiliare da noi presentata che aveva come oggetto la ‘riduzione, fino al 20%, della pressione fiscale a carico delle famiglie e delle attività commerciali e produttive’”.
Infatti “considerato che la nuova giunta al momento non ha applicato nessun tipo di riduzione siamo molto soddisfatti di aver portato all’attenzione del nuovo Consiglio comunale questo argomento che riveste particolare importanza soprattutto nell’attuale contesto di emergenza Covid ancora in atto e che sta creando difficoltà socio economiche alle famiglie ed alle attività commerciali e produttive. Se per la Tari e l’Imu è necessario un intervento normativo, per il servizio idrico e per le tariffe non vi sono ostacoli normativi. Pertanto spetterà al sindaco e alla giunta comunale tradurre concretamente questo atto di indirizzo politico, approvato all’unanimità da maggioranza e minoranza. Chiediamo che nella redazione del bilancio di previsione 2021 si tenga conto almeno della riduzione per il servizio idrico e per le tariffe”.