(ANSA) - CAGLIARI, 23 LUG - Grazie alla riedizione
dell'autorizzazione paesaggistica del Porto Canale di Cagliari
da parte del Consiglio dei ministri potranno essere portate
avanti le opere nuove che potrebbero ridare occupazione a
un'area segnata in questo momento da licenziamenti e casse
integrazione. Strategici i lavori dell'avamporto Est per il
distretto della cantieristica navale e, sul versante opposto,
per il traffico di navi Ro-Ro. Una mossa che libererà il molo
Sabaudo dal traffico commerciale.
E poi altri cantieri. Tra questi, la realizzazione del parco
della chiesa di S. Efisio nell'avamporto Est, che verrà
collegato al villaggio dei pescatori con un percorso ciclo -
pedonale; la sistemazione a verde e la realizzazione di percorsi
di accesso allo stesso avamporto sui quali verranno individuate
delle aree per attività ricettive e professionali di servizio
per la nautica. Ma anche altri due percorsi ciclo-pedonale nella
diga foranea di levante ed in quella dell'avamporto ovest, nuove
aree verdi ed una fascia di mitigazione della parte occidentale
del porto.
Oltre 130 i milioni di euro che potranno essere svincolati ed
investiti alla luce dello sblocco deliberato dal Consiglio dei
Ministri: 95 per il banchinamento e la realizzazione del
Terminal per navi Ro-Ro (per il quale è stato aggiudicato nei
giorni scorsi l'incarico per l'adeguamento della progettazione
definitiva); 27 milioni e 500 mila circa per il secondo lotto
del distretto della nautica, sul quale è in corso l'apertura
delle offerte pervenute all'AdSP a seguito del bando indetto il
15 giugno scorso; circa un milione di euro per le opere di
mitigazione e compensazione.
Lo stop ai nuovi interventi era arrivato dopo una lunga e
tribolata vicenda giudiziaria conclusa con una sentenza del
Consiglio di stato che stabiliva che il Porto Canale era senza
autorizzazione paesaggistica. Opere costruite lecitamente in
attesa di giudizio. Ma con un verdetto finale che, pur non
mettendo a rischio quanto realizzato, era devastante per lo
sviluppo futuro dello scalo. Nel maggio del 2019 una Conferenza
di Servizi aveva di fatto sbloccato la situazione. Ma poi c'era
stata un'opposizione del Mibact, superata ora dal via libera
alle opere di mitigazione prevista dal Governo.
"Quanto stabilito dal Consiglio dei Ministri - dice Massimo
Deiana, presidente dell'AdSP del Mare di Sardegna - rappresenta
un risultato fondamentale per il porto di Cagliari e conferma
tutte le nostre ragioni su una questione che, per 20 lunghi
anni, ha generato incertezze ed enormi ritardi sullo sviluppo
della portualità. Per dare seguito all'importante decisione -
continua - il mio auspicio è che tutti i soggetti coinvolti,
tutti importanti pezzi dell'amministrazione statale, possano già
da oggi collaborare nella più leale sinergia per dare attuazione
a progetti che, mai come oggi, sono necessari per il rilancio
dell'economia della Sardegna". (ANSA).