(ANSA) - CAGLIARI, 25 OTT - Cagliari città degli yacht. I
modelli, più che Montecarlo, potrebbero essere Palma di Maiorca
o Barcellona con un giro di circa mille imbarcazioni all'anno.
Per gli esperti del settore c'è la possibilità di diventare
punto di riferimento per i turisti di lusso andando anche oltre
gli affollati mesi estivi. È uno degli spunti emersi nel corso
di un incontro promosso oggi a Cagliari dall'Associazione agenti
marittimi intitolato "Golfo degli angeli...e non dei fantasmi".
"C'è un potenziale enorme - ha detto all'ANSA Fulvio Luise,
presidente di Sardinia yacht services - e noi lo abbiamo
constatato di persona in questi ultimi vent'anni. Con una
strategia che coinvolga tutti si può arrivare a numeri in grado
di cambiare l'economia di un territorio, anche 500 milioni
all'anno".
Il calcolo si basa sulle capacità di spesa degli yacht: "Per
quelli di cento metri è, ad esempio, di 500mila euro al mese. Ma
per garantire la permanenza in banchina dobbiamo essere in grado
di offrire servizi adeguati alla richiesta". Un settore in
crescita soprattutto negli ultimi tre anni con gli yacht da 35
metri che sono passati da 64 a 75. Nei prossimi mesi è possibile
il ritorno di un mega yacht che Cagliari ha ospitato nei mesi
scorsi. "Una realtà territoriale strategica - ha sottolineato
Giancarlo Acciaro, presidente degli Agenti marittimi della
Sardegna - con una potenzialità notevole in grado di dare
impulso al settore dei trasporti, della logistica e dei servizi.
Per questo è necessario favorire il dialogo e l'interazione tra
i diversi attori interessati allo sviluppo e fare sistema".
All'incontro erano presenti anche i sindaci di Cagliari e di
Sarroch, Paolo Truzzu e Salvatore Mattana e l'assessore
regionale del Turismo Gianni Chessa, mentre il presidente della
Regione Christian Solinas si è collegato in videoconferenza da
Roma. "La Regione è pronta a discutere con l'Autorità di sistema
per creare da subito condizioni di attrattività per lo scalo
portuale - ha detto Solinas - abbiamo nel Golfo una risorsa
unica rappresentata da un porto storico che ha il vantaggio di
avere una città alle spalle. Ma abbiamo anche l'esigenza di
riposizionare il traffico delle merci. E per questo apprezzo
l'interesse manifestato in questa occasione da quegli operatori
interessati al rilancio del Porto canale".
Il presidente dell'Autorità di sistema Mare di Sardegna,
Massimo Deiana, si è soffermato sui numeri che - a parte le
cifre sui container al porto canale - raccontano di un porto in
salute. Si è parlato anche dell'idea di un riutilizzo
complessivo del porto canale, anche per traffici, diverso
incluso quello che prevede la delocalizzazione del traffico su
navi ro-ro. A questo proposito il Gruppo Moby Tirrenia ha
confermato un interesse di base a svolgere un ruolo in questa
operazione. (ANSA).