Sono arrivati a tarda sera i risultati definiti dei 412 tamponi eseguiti ieri a Carloforte, sull'isola sud occidentale della Sardegna, dopo che erano stati riscontrati 9 casi positivi tra le persone, soprattutto ragazzi, che si trovavano in discoteca la sera del 31 luglio e a una festa di compleanno in un locale il 4 agosto. Complessivamente sono stati accertati 12 casi che vanno ad aggiungersi ai precedenti nove toccando quota 21.
Per trovare numeri simili bisogna andare all'aprile scorso, in piena emergenza Covind-19. I primi risultati nel pomeriggio, ma solo in tarda serata sono arrivati gli esiti definitivi dello screening eseguito con i test "drive through", cioè con i prelievi effettuati dal personale medico senza far scendere le persone dall'auto. In particolare dei 12 positivi, 8 sono di Carloforte, tre di Sant'Antioco e una di San Giovanni Suergiu, tutti nel Sulcis. Al momento non è stato possibile accertare se tutti siano stati in discoteca la notte del 31 luglio o alla festa il agosto. I positivi adesso sono in quarantena insieme ai familiari. Ieri il bollettino emesso dall'Unità di crisi regionale aveva segnalato 20 nuovi casi di cui 12 in più nel sud Sardegna e 8 a Sassari, facendo salire il numero totale dei contagiati dall'inizio dell'emergenza a quota 1.461.
EPICENTRO CARLOFORTE - "Questo nostro screening ha dato la possibilità di individuare i positivi e limitare i contagi - spiega il sindaco di Carloforte Salvatore Puggioni - stiamo circoscrivendo il virus, i contagiati e i loro familiari sono già in quarantena. Questa è una garanzia per i cittadini e per i turisti". Il sindaco assicura che l'isola non sarà chiusa, non ci sarà nessun lockdown. "La salute viene prima di tutto - chiarisce - il lavoro fatto ci consente di monitorare la situazione costantemente, nessuna chiusura quindi, ma l'ordinanza entrata in vigore dopo i primi cinque casi, rimarrà valida. È stata un'ordinanza precauzionale, cautelativa e temporanea: se nei prossimi giorni la curva dei contagi si abbasserà prenderemo le dovute decisioni. Al momento, visto il numero di casi, non si possono prevedere modifiche nè rivedere il provvedimento emanato".