(ANSA) - TRIESTE, 07 OTT - La necessità di un confronto tra
parti sociali, associazioni datoriali e tutte le componenti del
servizio sanitario regionale è stato sottolineato all'incontro
che il Prefetto di Trieste, Valerio Valenti, ha avuto stamani
con i rappresentanti di Confindustria, CGIL, CISL e UIL in
merito a una valutazione generale sulle capacità del sistema
sanitario regionale di rispondere alle richieste di
effettuazione dei tamponi che, dal 15 ottobre prossimo, saranno
necessari per consentire ai lavoratori non aderenti alla
campagna vaccinale di ottenere la certificazione verde, così
come previsto espressamente dalle disposizioni di legge vigenti.
Secondo i dati resi noti dall'Azienda Sanitaria Universitaria
Giuliano Isontina, in regione circa il 20 per cento della
popolazione nella fascia di età 40-60 anni non sarebbe
vaccinata. Percentuale che, secondo stime dei sindacati,
potrebbe essere più alta nel territorio di Trieste. Da qui la
preoccupazione in ordine alla capacità del sistema sanitario di
assicurare a tutti i richiedenti la possibilità di effettuare
tamponi per poter continuare a lavorare.
Il Prefetto ha confermato la disponibilità a proseguire nel
percorso di dialogo per individuare, con la collaborazione di
tutti i soggetti pubblici interessati, eventuali criticità e
possibili concrete soluzioni. Con questo obiettivo sarà
convocato l'Osservatorio per il monitoraggio delle disposizioni
adottate in materia di contrasto e contenimento del virus
Covid-19 sui luoghi di lavoro. (ANSA).