(ANSA) - ROMA, 15 GEN - Per molti, o quasi tutti, sarà una
festa lungo lo Stivale obbligata tra le mura domestiche causa
Covid e restrizioni misurate dalle fasce rosse, arancioni e
gialle per l'emergenza sanitaria, ma il brindisi al lievitato
più noto al mondo si farà: pizza lovers, semplici appassionati e
tutti gli italiani sono pronti infatti a festeggiare in casa,
nonostante la fase delicata, la "Giornata mondiale della pizza"
del 17 gennaio con una propria pizza home made dato le esistenti
misure restrittive a pizzerie, ristoranti ed esercizi pubblici.
La voglia di celebrare uno dei simboli del made in Italy e del
piatto considerato tra i più famosi della cucina tradizionale
tricolore è confermato dai numeri del successo del lievitato
secondo dati economici precedenti al Covid di Cna
agroalimentare: dalle rilevazioni il mondo della pizza, forte
anche del riconoscimento Unesco dell'arte del pizzaiuolo
napoletano, ha registrato una capacità di sfornare circa otto
milioni di pizze al giorno, quasi tre miliardi in un anno per un
fatturato di 15 miliardi e un movimento economico superiore ai
30. Le preferenze e i gusti, secondo Cna, vanno invece nella
direzione della tonda, tradizionale e cotta a legna nel forno a
pietra e a vincere sono i gusti tradizionali su quelli gourmet
con preferenze per la marinara, margherita, napoletana o
capricciosa. Cresce anche l'interesse di prepararla in casa: da
un report di Galbani Santa Lucia emerge che la media di pizze
cucinate nelle case italiane è passata da 1,9 pizze al mese a
totale campione del 2019 alle 2,9 del 2020. Bene anche gli
ordini a domicilio con pizza margherita ordinata nel 2020
equivalente a 20 campi da calcio (circa 135.000 mq) secondo
Deliveroo. (ANSA).