(ANSA) - NAPOLI, 10 LUG - "Ieri sera quando ho sentito che
Daisy Osakue vinceva la medaglia d'oro ho capito che era un
momento magico. Siamo grandi amiche e la sua vittoria mi ha
ispirato a dare il massimo". Ayomide Folorunso, appena finita la
finale dei 400 ostacoli che l'ha vista trionfare, è un fiume in
piena e non smette di parlare un secondo nonostante il fiatone
che quasi le toglie la voce.
"Sono contentissima, euforica. In ogni gara di questa
stagione sono riuscita a mettere in pratica qualcosa delle nuove
tecniche che sto sperimentando - dice - Sto trovando la mia
ritmica ideale, un abito che sto cucendo su misura per me".
Ayomide, 23 anni, in Italia da quando ne aveva otto, è nata
in Nigeria e vive a Fidenza (Parma), studia medicina con l'idea
di diventare pediatra, ha una passione, ora accantonata, per il
violino ed è molto religiosa. "Oltre al mio allenatore, con cui
facciamo veramente squadra, ringrazio i miei, la mia famiglia,
che in questi giorni ha pregato tanto con me. Grazie Gesù!".
Anche per Ayomide gareggiare a Napoli ha qualcosa di
speciale: "E' stato bellissimo vincere al San Paolo, la pista è
eccezionale. Sono arrivata qui con la fama della favorita,
dell'atleta da battere. In questi casi c'è sempre il rischio di
incontrare l'underdog, come direbbero gli inglesi: il cane non
di razza che alla fine batte tutti. Stavolta per fortuna non è
successo e ho vinto io". La rivale più temuta, la norvegese
Amelie Iuel, è arrivata solo terza.
Per Folorunso le Universiadi finiscono qui. Giusto una serata
per godersi la città e da domani a casa per prepararsi agli
imminenti Mondiali di Doha. Ma il vero obiettivo sono le
Olimpiadi di Tokyo. "Avete visto la collana?", dice mostrando la
catenina che porta al collo, regalo dell'allenatore, con i
cinque cerchi olimpici.
Si capisce che per lei i temi dei migranti e del
multiculturalismo sono importanti, ma, come la sua amica Osakue,
preferisce non parlarne. Però dice: "Lo sport rispecchia la
realtà quotidiana. E' emozionante vedere una italiana dalla
pelle di diversi colori che rendono orgoglioso il proprio paese.
E' davvero molto bello".
"Il mio allenatore - racconta scherzando sulla sua indole
loquace - dice che sono napoletana, perché mi lamento spesso e
parlo molto. Per me è un complimento, essendo nata in Nigeria
sono davvero del sud. Sentirmi napoletana mi ha portato bene".
(ANSA).