Due italiani su tre hanno modificato
le loro abitudini per proteggere l'ambiente, nell'ultimo anno,
soprattutto donne e giovani, e dichiarano di averlo fatto più
per ragioni etiche che di risparmio. Secondo un'indagine
dell'Istituto Piepoli illustrata alla presentazione della guida
Pianeta=Casa. Impariamo a essere sostenibili realizzata da
Procter & Gamble Italia, Corepla, Wwf Italia, Aideco e
Altroconsumo, il 43% degli intervistati ha cambiato o sta
cambiando alcune abitudini, il 16% la maggior parte e il 7% ha
ridefinito tutte le proprie abitudini, mentre il 34% non le ha
cambiate. La guida mira a creare una maggiore consapevolezza dei
comportamenti quotidiani che possono fare la differenza.
I fronti su cui, secondo l'indagine, gli intervistati
vorrebbero fare di più, in casa, sono il risparmio energetico
(per il 67% del campione), ridurre i rifiuti (per il 42%),
risparmiare acqua (per il 38%) e riciclare (per il 28%). A
influenzare le scelte degli intervistati è soprattutto la
comunità scientifica, ma anche i figli, principali "ambasciatori
della sostenibilità" per quasi un terzo degli intervistati over
54.
"Spesso le piccole azioni che possono sembrare insignificanti,
come chiudere il rubinetto dell'acqua quando ci laviamo i denti
o la doccia mentre ci insaponiamo o ancora abbassare la
temperatura di lavaggio in lavatrice, hanno un impatto molto
grande sul pianeta. Sappiamo infatti che l'85% delle emissioni
di CO2 di scopo 3 è generato proprio a casa, durante l'utilizzo
dei prodotti", afferma il presidente e ad Procter & Gamble
Italia, Paolo Grue.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA