Sono circa il 13% delle oltre
48mila presenti in Sardegna, le aziende agricole condotte da
imprenditori giovani, con età inferiore ai 40 anni. Un dato più
alto rispetto alla media nazionale che si ferma all'8%. Lo dice
Coldiretti Sardegna nel giorno delle premiazioni dei giovani
agricoltori innovativi e attenti al sociale e alla
sostenibilità.
In Sardegna, inoltre, un altro dato rilevante è che il 20% delle
aziende under 40 è condotto da imprenditrici donne. "Questo
conferma la necessità e l'importanza di favorire il ricambio
generazionale per alimentare un modello di imprenditorialità
agricola sempre più competitivo - afferma il delegato di
Coldiretti Giovani Frediano Mura -. Oltre al fattore economico
con i giovani crescono le percentuali delle aziende
multifunzionali, che trasformano e vendono direttamente i propri
prodotti. Cosi come sono più alte le percentuali delle aziende
agricole attente alla sostenibilità ed al recupero degli scarti
di lavorazione".
Settore che punta su innovazione. Dalla birra agricola prodotta
completamente in azienda ad Irgoli dai giovani di Marduk che
recuperano anche gli scarti di lavorazione come mangime per il
proprio bestiame, all'azienda Fragus e Saboris che a Sadali
riutilizza gli scarti di lavorazione delle erbe officinali in
resina naturale per le ceramiche. La neo vincitrice di Oscar
green Claudia Mura di Cardedu utilizza gli scarti di lavorazione
delle olive (sansa e nocciolino) come biocombustibile naturale
per riscaldare l'aziendale e la propria casa. Ma c'è anche
l'azienda di Simone Ciferni nella minuscola Lollove (13
abitanti) che propone un turismo rurale slow, digital detox e
Andrea Liverani ad Arborea che grazie alla tecnologia dei droni
fa risparmiare agli agricoltori il 20 per cento di acqua e
utilizzare fino a - 30% di concimi.
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