Nel mondo gli asset Esg hanno
superato i 35 mila miliardi di dollari nel 2020 e sono sulla
strada per superare i 41 mila miliardi di dollari nel 2022 e i
50 mila miliardi nel 2025, cioè un terzo dei 140 mila miliardi
di dollari previsti di asset gestiti a livello globale. Sono le
previsioni diffuse da Bloomberg, secondo cui un ruolo di
fondamentale importanza nel rimodellamento del settore
finanziario sarà svolto dalle autorità di regolamentazione, che
dovranno affrontare il rischio di greenwashing.
Gli Stati Uniti sono emersi come leader negli asset Esg, e il
debito Esg e gli Eft stanno registrando una forte crescita tra
le strategie di investimento. Gli asset cumulativi Esg e Etf
hanno raggiunto oltre 360 miliardi di dollari nel 2021, e
sebbene siano quasi il 4% degli asset globali degli Etf,
rappresentano oltre il 10% dei 1,2 mila miliardi di flussi
globali Etf. Nonostante l'Europa abbia finora dominato su Esg ed
Etf, gli Stati Uniti hanno guidato l'ondata di espansione.
Il mercato del debito Esg da 4 mila miliardi di dollari ha
superato il "bull-case scenario" ipotizzato da Bloomerg nel
2021: potrebbe aumentare fino a 15 mila miliardi entro il 2025,
supponendo che si espanda solo a un terzo del ritmo degli ultimi
5 anni. Tuttavia, "è improbabile che la crescita organica
rallenti considerati gli sforzi sul green-recovery".
Sebbene l'Europa rimanga il principale emittente del debito Esg,
la prossima ondata di crescita è diversificata: il pacchetto
europeo "Fit for 55" da mille miliardi di euro, l'infrastruttura
Usa da 1.200 miliardi di dollari e i potenziali piani Build
Back Better segnalano spazio per nuove emissioni di debito. A
questo si aggiungono i mercati emergenti che si stanno
avvicinando al mercato del debito Esg per finanziare la
transizione.
L'espansione dei prodotti europei Esg potrebbe fungere da
barometro per i mercati globali. I fondi comuni di investimento
Esg e gli Etf regionali hanno rappresentato circa il 25% di
tutti i prodotti europei nel 2020. Il rebranding di fondi come
Esg da parte dei gestori patrimoniali hanno contribuito a un
terzo della crescita. Bloomberg prevede che in Europa i fondi
Esg raddoppieranno la loro quota di mercato, e i prodotti
soggetti a rebranding potrebbero rappresentare la metà entro il
2025, sotto la spinta della domanda degli investitori. Il trend,
però, potrebbe essere un'arma a doppio taglio, e dunque la
regolamentazione svolgerà un ruolo fondamentale per scongiurare
il rischio di greenwashing. Le nuove regole hanno contribuito a
ridurre gli asset Esg europei di 2 mila milardi di dollari negli
ultimi due anni.
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