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In Veneto il 2024 si apre con 600 nuovi assunti a gennaio

In Veneto il 2024 si apre con 600 nuovi assunti a gennaio

Bussola di Veneto Lavoro, vi è un -1,4% rispetto a gennaio 2022

VENEZIA, 20 febbraio 2024, 12:01

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Per la prima volta nell'ultimo quadriennio, in Veneto l'anno si apre con un bilancio complessivamente positivo per il mercato del lavoro veneto, con 600 nuove posizioni lavorative dipendenti, frutto soprattutto dei risultati registrati dalla componente maschile e da quella straniera. Il dato emerge dalla 'Bussola' dell'agenzia regionale Veneto Lavoro.
    Le assunzioni si rivelano però al -1,4% rispetto al 2022 e al -3,8% sul 2019. Ancora più marcato il calo delle cessazioni (-3%), tra le quali spicca la contrazione del volume delle conclusioni di contratti a termine, diretta conseguenza della riduzione del bacino di assunzioni registrata dei mesi precedenti. Il calo dei flussi in entrata e in uscita dal mercato del lavoro conferma il rallentamento della mobilità interna, il quale, dopo una lunga fase di crescita, sembra ora assestarsi su un nuovo equilibrio.
    In crescita i contratti part time (+3,9%), soprattutto per specifiche dinamiche settoriali in agricoltura e in alcuni comparti del terziario: ora interessano il 27% delle assunzioni mensili complessive, percentuale che arriva al 44% per le donne.
    I contratti a tempo indeterminato aumentano di 5.400 nel mese, un risultato più contenuto rispetto a inizio 2023, e mostrano una diminuzione sia delle assunzioni che delle trasformazioni.
    Il tempo determinato registra un saldo tipicamente negativo (-5.100) ma più favorevole rispetto a quello del biennio precedente. I rapporti di lavoro in somministrazione, per i quali i dati sono disponibili fino a fine 2023, registrano un calo delle missioni attivate (-11,6%) e un bilancio annuale negativo per 3.800 posizioni, su valori analoghi a quelli dell'anno precedente.
    Per settore, le dinamiche sono differenziate: le attività del terziario, trainate da servizi turistici e logistica, segnano un bilancio negativo (-2.500) ma in miglioramento rispetto al 2023 (erano -4.100 posti di lavoro), mentre l'industria, nonostante un bilancio di inizio anno positivo (+3.300), conferma un progressivo rallentamento rispetto al biennio precedente ed evidenzia un calo delle assunzioni pari al -6,2%. Andamenti positivi nell'industria alimentare e delle costruzioni, mentre tessile-abbigliamento e metalmeccanico vi sono maggiori difficoltà. L'agricoltura mostra un saldo appena negativo ma lievemente più favorevole rispetto allo stesso mese dei due anni precedenti, grazie all'aumento osservato nelle assunzioni (+7,6%).
    Il saldo mensile positivo è trainato dalle province di Treviso, Rovigo e Vicenza (circa +550 posti ciascuna), meno legate alla stagionalità delle attività turistiche. Bilancio lievemente negativo a Belluno (-450), Venezia (-300), Padova (-200) e Verona (-102). La domanda di lavoro risulta invece in rafforzamento a Belluno (+12% sul 2023), Rovigo (+7,7%) e Padova (+4,5%), invariata a Treviso (+0,5%) e in calo a Vicenza (-2,2%) e Verona (-1%). A Venezia nel gennaio 2023 si era registrato un picco di assunzioni per 2.000 contratti di breve durata (più di 1.000 giornalieri) legati in particolare alle riprese cinematografiche, dato che si riflette sul risultato del gennaio 2024 (-11,3%).
    Gli ingressi in condizione di disoccupazione nel mese di gennaio 2024 sono stati complessivamente 12.700, in lieve riduzione rispetto all'anno precedente (-4,6%), ma aumentano lievemente quelli di inoccupati, lavoratori più maturi (over 55) e stranieri.
   

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