La giunta comunale di Verona ha
deliberato di recedere dalla possibilità concessa a Fondazione
Arena di organizzare eventi extra-lirica, esercitando una
facoltà prevista dall'accordo stipulato nel 2013 tra il
Ministero per i beni e le attività culturali, Fondazione e
Comune, e dal contratto di concessione dell'Anfiteatro
sottoscritto nel 2022.
La revoca è stata motivata dalla necessità di mettere l'Arena
a disposizione del Comitato Olimpico tra febbraio e marzo 2026,
per lavori di riqualificazione in vista delle le cerimonie di
chiusura dei Giochi Olimpici Invernali e delle Paralimpiadi
Milano-Cortina 2026.
"Un'occasione unica per Verona - ha spiegato il sindaco
Damiano Tommasi - di portata mediatica eccezionale, ma anche un
impegno particolarmente arduo per il Comune e per la Società
Infrastrutture Milano-Cortina 2026 Spa, soggetto attuatore del
miglioramento dell'accessibilità dell'anfiteatro, che devono
garantire l'esecuzione dei lavori entro e non oltre il 2025.
Lavori che comportano una spesa di 15 milioni di euro. Si
tratta, come evidente, di interventi particolarmente delicati,
che dovranno riqualificare totalmente il monumento più iconico
della città nel mondo, nel rispetto del valore storico,
architettonico e artistico, sulla base di precise indicazioni
della Soprintendenza".
L'amministrazione ha così deciso di avocare a sé la gestione
di tutti gli eventi extra-lirica; tra sei mesi scadrà la
convenzione con Arena di Verona srl, la società dedicata finora
alla gestione dei concerti rock e pop. Qualora, una volta
programmati i lavori di riqualificazione da parte della Società
Infrastrutture Milano-Cortina 2016 Spa, si aprissero delle
finestre temporali anche per eventi extra-lirica, il Comune
valuterà, anche con Fondazione, se e come gestire tali
disponibilità.
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