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Blitz carabinieri in via Piave a Mestre,27 arresti per droga

Blitz carabinieri in via Piave a Mestre,27 arresti per droga

Quartiere piuttosto 'caldo' già al centro numerosi interventi

VENEZIA, 06 giugno 2023, 10:30

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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In un'operazione antidroga dei carabinieri di Mestre contro lo spaccio di droga nel quartiere Piave di Mestre, uno dei più 'caldi', della città e già centro di numerosi interventi, sono stati arrestate 27 persone.
    Il blitz, scattato all'alba, su delega della Procura lagunare, ha visto impegnati i militari del Comando Provinciale Carabinieri di Venezia, che hanno eseguito i provvedimenti restrittivi oltre che a Venezia anche nelle province di Padova, Treviso, Belluno, Pordenone e Udine. L'indagine, condotta da ottobre 2018 a ottobre 2022 è nata appunto nel cuore del cosiddetto "Quartiere Piave" di Mestre e nella vicina Marghera a seguito dei servizi svolti dai militari di Mestre che hanno, tra l'altro, arrestato un 42enne tunisino con tre etti di eroina.
    L'arresto ha dato impulso alle indagini che hanno portato anche all'individuazione, nel 2019, di un laboratorio clandestino per il taglio, frazionamento e confezionamento di dosi di stupefacente. In questa fase finirono in carcere tre albanesi.
    Le successive azioni hanno portato all'arresto in flagranza di reato 11 persone dopo aver documentato 1.200 episodi di spaccio avvenuti nella zona del "Quartiere Piave e segnalato alla prefettura circa 1000 assuntori con il recupero di 2 kg circa di eroina e 1 kg di marijuana.
    La Procura veneziana ha quindi avanzato la richiesta di emissione di misure cautelari al tribunale che ha disposto per 11 di essi la misura della custodia in carcere, per 5 quella dei domiciliari e per 11 del divieto di dimora nel comune di Venezia. "La decisione dell'Autorità Giudiziaria - sottolinea il Comandante Provinciale Carabinieri di Venezia, generale di Brigata Nicola Conforti - ha consentito di dare esecuzione a un importante provvedimento cautelare che contribuirà a infrenare il fenomeno dello spaccio di droga in un'area sensibile del territorio. Non è certo un punto di arrivo - conclude - bensì uno stimolo a proseguire sulla strada intrapresa da mesi dall'Arma e dalle altre Forze di Polizia".
   

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