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Beni confiscati alla mafia, sindaci lamentano ritardi

Beni confiscati alla mafia, sindaci lamentano ritardi

Bertholin (Quart), "percorsi molto lunghi"

AOSTA, 13 settembre 2023, 17:01

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La questione dei beni confiscati alle mafie in Valle d'Aosta - che attualmente sono circa una trentina - e del loro successivo utilizzo è stata al centro della riunione dell'Osservatorio regionale permanente sulla legalità e sulla criminalità organizzata e di tipo mafioso. .
    Il sindaco di Quart, Fabrizio Bertholin, ha parlato di "percorsi burocratici molto lunghi per acquisire e, successivamente assegnare questi beni". "Nonostante l'iter piuttosto complicato - ha aggiunto - abbiamo già assegnato un terreno all'associazione Forrest Gump, che si occupa di disabilità, e un appartamento alla cooperativa sociale La Libellula che eroga un servizio di Tate familiari. In un altro immobile, invece, sarà attivato nel breve un progetto di housing first". "Ci ha lasciati perplessi constatare che anche in una piccola comunità come la nostra - ha aggiunto il sindaco di Challand-Saint-Victor, Michel Savin - era presente un bene sottratto dallo Stato alla criminalità organizzata. L'immobile confiscato, e assegnato poi al nostro Comune, era stato acquistato da persone residenti fuori Valle. Oggi è la Maison du Tsan e ha un significato simbolico molto importante, tanto che i ragazzi che praticano questo sport hanno giocato una partita di campionato con la maglia dell'associazione Libera, non solo per ricordare la provenienza di questo bene, ma anche per sensibilizzare la popolazione su questa tematica di non poco conto".
    Infine il sindaco di Charvensod, Ronny Borbey: "Abbiamo acquisito un box auto frutto di una confisca che è stato assegnato all'associazione Fiolet ed è attualmente utilizzato come magazzino per riporre materiale e attrezzattura. Un bene che torna alla comunità, utile per la collettività, un gesto importante dal grande valore simbolico".
   

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