"Siamo davanti all'ennesima
strumentalizzazione politica di un atto che riporta un Piano di
efficientamento che non contiene tagli, ma bensì una
riqualificazione della spesa sanitaria al fine di accrescere e
migliorare i servizi sanitari pubblici offerti ai cittadini": è
quanto afferma l'assessore regionale alla sanità Luca Coletto,
in merito al Piano di efficientamento licenziato nei giorni
scorsi.
"Abbiamo ereditato un bilancio della Sanità - ha continuato
Coletto - che presentava uno sbilancio strutturale, frutto anche
di tanti sprechi. Stiamo riuscendo con fatica a rimettere i
conti in ordine ed il nostro bilancio 2022 è stata solido ed in
pareggio: questa è un'attività propedeutica esclusivamente a
dare ora più servizi di sanità pubblica agli umbri".
Tornando al Piano di efficientamento, in una nota della
Regione l'assessore ha precisato: "Ciò che viene riportato
sull'atto in questione non è un taglio, come è stato
propagandisticamente affermato da quella parte politica che ha
determinato la difficile situazione che abbiamo ereditato, ma
bensì un efficientamento del sistema che porta ad una
ottimizzazione degli acquisti di beni e servizi da parte delle
aziende sanitarie ed ospedaliere a favore di un incremento della
qualità e del numero delle prestazioni erogata ai cittadini. Il
tutto per una sanità pubblica, che nel Piano dei fabbisogni
predisposto da questo governo regionale, vede posti letto negli
ospedali per l'88,5% pubblici". "La ferma volontà della Giunta
di investire sulla sanità pubblica è infine confermata dalla
richiesta mia e della presidente Tesei al governo nazionale di
accrescere il fondo sanitario per l'Umbria di 150 milioni".
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