È stato deliberato oggi dalla
Giunta regionale un atto che ricostruisce il percorso intrapreso
dalla Regione Umbria in merito al Comparto Monteluce e "conferma
l'interesse nel voler continuare a individuare una soluzione che
permetta sia la tutela degli interessi pubblici che quella degli
interessi dei partecipanti al Fondo, e che dia giusta attenzione
alla situazione delle imprese fornitrici e creditrici".
La Regione Umbria, inoltre, insieme agli altri quotisti
Gepafin e Università e con il supporto del Comune di Perugia, ha
chiesto al Bnp Paribas, gestrice del Fondo, che venga convocata
entro il 31 dicembre prossimo l'assemblea dei partecipanti al
Fondo, rinunciando ai termini di convocazione, al fine di poter
deliberare una proroga tecnica, di massimo sei mesi, che possa
far giungere ad una positiva conclusione delle negoziazioni con
gli enti finanziatori ed i soggetti creditori del Fondo. Il
finanziatore Amco, infatti, confermando il proprio interesse -
riferisce Palazzo Donini -, ha nei giorni scorsi chiesto maggior
tempo per la verifica della fattibilità del piano economico
finanziario presentato.
"Sin da quando abbiamo preso in mano il dossier Monteluce -
ha affermato la presidente della Regione, Donatella Tesei - ci
siamo adoperati per individuare la strada migliore da percorrere
per salvare il Comparto e tutelare le legittime spettanze delle
aziende fornitrici e ancora creditrici. In questi due anni
abbiamo fatto tutto quanto era possibile avendo ereditato una
situazione, così come altre, drammaticamente compromessa. Sono
stati fatti numerosi e concreti passi in avanti concretizzati in
atti che necessitano ancora di un breve periodo per portare a
termine l'operazione. Da qui le nostre richieste al gestore Bnp
Paribas di una immediata convocazione dell'assemblea e della
successiva proroga del Fondo, affinché si possa raggiungere
all'auspicata soluzione".
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