Il 2021 è stato un anno
"particolarmente importante" sul fronte dell'agricoltura per
l'Umbria, soprattutto dal punto di vista dell'aggregazione,
della sostenibilità e ammodernamento impianti, e del ricambio
generazionale. A dirlo è stato l'assessore regionale alle
Politiche agricole e agroalimentari, tutela e valorizzazione
ambientale, nonché vicepresidente della Regione, Roberto
Morroni. Lo ha fatto durante la tradizionale conferenza stampa
di fine anno della Giunta.
Tema di fondo, per Morroni, è stata la trattativa "impegnativa
e aspra" avvenuta nella parte iniziale dell'anno finalizzata
alla definizione dei criteri di riparto delle risorse del Psr
per il biennio 2021-2022, "che ha permesso alla Regione di
portare a casa un plafond di risorse importanti". I 285 milioni
di euro, ha ricordato Morroni, sono stati orientati in questo
biennio "lungo direttrici coerenti con la volontà di imprimere
all'agricoltura umbra un passo diverso, per cercare di rendere
il sistema agricolo regionale sempre più moderno, competitivo e
sostenibile".
Queste linee, come ha ricordato l'assessore, sono state
orientate sul fronte dell'aggregazione "per mettere in campo
stimoli e opportunità che possano favorire processi aggregativi
tra le imprese". In quest'ottica si calano i progetti di filiera
corta attivati quest'anno, per olivicoltura e tartufo, mentre
seguirà ora anche quella del luppolo.
"Accanto all'impegno delle filiere - ha proseguito Morroni -
abbiamo portato avanti anche un impegno coerente con le
strategie del 'New green deal' e quindi buona parte delle
risorse sono state indirizzate verso politiche di ammodernamento
impianti, macchinari e attrezzature sempre più a zero
emissioni".
Altro "segnale importante" che l'Assessorato ha voluto dare,
ha ricordato infine Morroni, è quello "per favorire il ricambio
generazionale delle nostre imprese agricole". "Il terzo
serbatoio che compone i 285 milioni - ha spiegato - è il
cosiddetto Fondo nazionale integrativo, frutto della trattativa
che ha visto anche contrapposte le regioni italiane e che ha
permesso di non concretizzare quei tagli che si sarebbero
determinati se fossero passati i criteri voluti dalle regioni
del nord e da altre anche del centro. Questi 19 milioni del
Fondo li abbiamo indirizzati integralmente verso il
finanziamento dei bandi a favore dei giovani imprenditori dando
un segnale molto chiaro ed eloquente, per favorire l'accesso dei
giovani al mondo agricolo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA