All'ordine del giorno della
riunione di ieri pomeriggio della Seconda commissione,
presieduta da Valerio Mancini è tornato il documento concernente
l'aggiornamento del Piano della qualità dell'aria predisposto
dalla Giunta regionale. L'atto, già approvato (a maggioranza)
dalla Commissione lo scorso 9 marzo aveva proseguito il suo iter
in Aula per il voto, dove però è stato deciso di rinviarlo in
Commissione per ulteriori approfondimenti.
Sull'atto, con proposte di modifica pressoché sostanziali, sono
stati presentati cento emendamenti dal capogruppo del M5s,
Thomas De Luca, componente della commissione stessa.
E proprio su questi si è sviluppata la discussione alla presenza
dell'assessore Roberto Morroni e di tecnici dell'assessorato
regionale all'Ambiente.
È emerso che alcune proposte del capogruppo pentastellato
potrebbero essere accoglibili, seppure con alcuni ulteriori
accorgimenti, e inserite nel testo. Tra queste, il recepimento,
a stralci, dello studio sviluppato da Arpa del 2016. Altre
riguardano l'allargamento ad altre sostanze nell'attività di
monitoraggio dell'aria, ma anche l'introduzione di altre fonti
di calore per l'efficienza energetica e ulteriori misure di
prevenzione per il contenimento delle emissioni.
L'assessore - riferisce un comuicato della Regione - ha definito
invece non accoglibili gli emendamenti che propongono
considerazioni, studi, di diversa natura, tra cui quella
sanitaria perché non sarebbero attinenti e coerenti con
l'aggiornamento del Piano della qualità dell'aria. Non
accoglibili dunque - ha spiegato l'assessore - emendamenti al
testo che affrontano tematiche relative a energia o a rifiuti e
quindi non pertinenti con i contenuti del Piano.
Dopo un articolato dibattito nel quale De Luca ha spiegato le
motivazioni delle sue proposte a cui hanno ribattuto, oltre
all'assessore Morroni, anche tecnici dell'assessorato, il
presidente Mancini ha messo sul tavolo tre soluzioni prima di
arrivare, nelle prossime settimane, al licenziamento dell'atto:
voto a stralcio degli emendamenti; voto singolo su ognuno di
essi; arrivare al voto dopo un ulteriore approfondimento con
l'assessorato rispetto a quelli dichiarati dall'assessore
ammissibili e condivisibili, con il ritiro, da parte del
proponente, di tutti gli altri. Sia De Luca che Morroni e quindi
l'assessorato, si sono dichiarati disponibili ad un
approfondimento ulteriore, nei prossimi giorni, rispetto ad
alcune proposte emendative. E se Morroni ha tenuto a ribadire
che non si tratta di un nuovo Piano della qualità dell'aria, ma
soltanto di un aggiornamento di quello del 2013, De Luca ha
rimarcato la necessità di inserire comunque nel Piano misure che
possano riguardare l'aspetto sanitario, definendo
'imprescindibile' questo passaggio rispetto al giudizio di
valutazione dell'atto. AS/
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