Sono considerati "buoni" dai
sindacati i primi dati disponibili sulle adesioni in Umbria allo
sciopero di quattro ore (esteso ad otto in alcuni settori) per
dire basta alle morti sul lavoro.
Secondo Cgil e Uil, nelle realtà più importanti del settore
manifatturiero si registra un'adesione media intorno al 60-70%,
con punte del 90%.
A Perugia e Terni - spiegano i sindacati in una nota -
centinaia di lavoratrici e lavoratori si sono ritrovati sotto le
prefetture "per mandare un messaggio forte al Governo, agli
imprenditori, alle forze politiche, alle istituzioni": "È ora
che si prenda davvero coscienza del fatto che in questo Paese si
consuma una strage quotidiana, che non può più essere tollerata
e l'Umbria è purtroppo maglia nera in Italia per morti e
infortuni sul lavoro".
Due delegazioni dei sindacati sono state ricevute dal
prefetto di Perugia, Armando Gradone, e dal capo gabinetto del
prefetto di Terni, Luca Iervolino. Ai rappresentanti del governo
sul territorio umbro sono stati consegnati i punti della
piattaforma sindacale, a partire dalle richieste su salute e
sicurezza nei luoghi di lavoro: superare il subappalto a
cascata, rafforzare le attività di vigilanza e prevenzione,
diritto alla formazione continua per tutte le lavoratrici e i
lavoratori, una vera patente a punti che blocchi le attività
alle imprese che non rispettano le norme di sicurezza.
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