Dalle liste di attesa al nodo
dell'esodo dei medici dal territorio, il tema della sanità è
stato al centro di una conferenza di Alternativa popolare,
organizzata all'hotel La Rosetta di Perugia. A parlarne il
candidato sindaco di Perugia Davide Baiocco, il candidato alla
presidenza della Regione Riccardo Corridore e il responsabile
del dipartimento salute di Ap, Aldo Tracchegiani.
Nell'occasione sono stati presentati i candidati per le
Europee, Cristian Brutti e Paola Pincardini.
Sul tema delle liste di attesa, Baiocco ha spiegato che "una
delle cose importanti è sicuramente eliminare il numero chiuso a
medicina, importante per creare più medici". Il candidato
sindaco, parlando dei medici di famiglia, evidenzia poi la
necessità "di rivalutare una figura sobbarcata da una burocrazia
che non gli permette di fare il compito che deve fare".
Tra le idee supportate da Ap, c'è quella degli ospedali di
comunità. "Al nord già li utilizzano, sono luoghi vicini alla
gente dove ci si occupa di codici bianchi e verdi, o di pazienti
che hanno bisogno di un controllo continuo e di una attenzione
per quanto riguarda il monitoraggio costante della salute".
Riccardo Corridore, secondo cui la sanità "è stata
smantellata dalle scelte della sinistra e non migliorata dal
governo Tesei", serve un diverso uso delle risorse: "I bilanci
della Regione parlano chiaro: si spendono 2 miliardi di euro
all'anno per la sanità, quindi da un punto di vista della
progettualità c'è una gestione nel quinquennio di circa 10
miliardi di euro. Credo che con queste risorse, facendo i conti
giusti, si possono risolvere tutti i problemi che ci sono".
In cima alla lista mette "la realizzazione di nuovi
ospedali", e la necessità di "una assistenza sanitaria vicina ai
cittadini".
Per il candidato presidente "al di là di Perugia e Terni ci
sono tutta un'altra serie di città importanti dell'Umbria, ma ci
sono anche i territori interni che sono abbandonati". Serve
"creare una sanità che consente ai cittadini delle cure mediche,
esami diagnostici nelle vicinanze di dove sono residenti,
evitando il turismo sanitario, e rafforzare la sanità pubblica".
Sul tema della sanità privata, evidenzia che "deve essere di
ausilio e facoltà di chi ritiene di sceglierla".
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