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I 25 anni Centro regionale per il piede diabetico

I 25 anni Centro regionale per il piede diabetico

Istituito l'8 aprile 1999 presso l'ospedale di Perugia

PERUGIA, 08 aprile 2024, 18:26

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Una giornata di confronto e riflessione tra sanitari, istituzioni e associazionismo, per celebrare il 25/o anniversario del Centro di riferimento regionale per il piede diabetico, si è svolta nella sala Montalcini dell'azienda ospedaliera di Perugia.
    Molti i temi socio-sanitari trattati per fare luce sull'evoluzione della patologia e sul nuovo contesto epidemiologico e sociale nel quale si va ad inserire il Centro di riferimento regionale umbro che accoglie i pazienti gravi e acuti. In Umbria sono 60.000 le persone affette da diabete e 9.000 di queste (15%) sono pazienti con sindrome da piede diabetico.
    La sindrome del piede diabetico, o piede neuropatico - spiega una nota dell'ospedale - è una complicanza del diabete che coinvolge la struttura e la funzione del piede a causa di alterazioni vascolari, nervose e muscolari. E' la complicanza più invalidante e costosa del diabete mellito, per la compromissione della qualità di vita del paziente e dei loro familiari e per l'enorme carico clinico-assistenziale che richiede.
    L'8 aprile del 1999 presso l'ospedale di Perugia, grazie alla presenza di professionisti di fama nazionale e internazionale nella diagnosi e cura del diabete mellito - la Scuola perugina del professor Paolo Brunetti e del professor Fausto Fausto Santeusanio - venne istituto uno tra i primi centri italiani per la cura e il trattamento del piede diabetico.
    La dottoressa Cristiana Vermigli, medico diabetologo esperta di piede diabetico, fondatrice e responsabile del Centro ha sottolineato: "Attualmente si stima che l'incidenza di lesioni, nei pazienti diabetici, sia circa del 2% all'anno, mentre il rischio che un paziente diabetico, nel corso della propria vita, sviluppi un'ulcera al piede sia del 15-25%. Nell'85% dei casi l'ulcerazione precede l'amputazione; il piede diabetico rappresenta ancora oggi la causa più frequente di amputazione non traumatica degli arti inferiori in Italia e nel resto del mondo. L'ulcera, che è la manifestazione clinica più frequente, è anche un fattore predittivo di mortalità; un recente studio (Walsh JW et al. Diabet Med 2016) ha evidenziato che il 5% dei diabetici con una nuova lesione muore entro il primo anno dalla comparsa della lesione, mentre il 42% entro cinque anni. Ecco l'importanza di un Centro ospedaliero multidisciplinare e multiprofessionale che possa accogliere il paziente in acuzie e sottoporlo alle più innovative terapie mediche e chirurgiche rigenerative con un percorso diagnostico assistenziale regionale in rete con i centri di diabetologia territoriali".
    La giornata di celebrazione si è aperta con i saluti del dottor Giuseppe De Filippis, direttore generale dell'azienda ospedaliera di Perugia, che ha affermato: "I dati aziendali mostrano che nella struttura complessa di endocrinologia e malattie metaboliche i ricoveri ordinari nell'anno 2023 sono stati n. 860 e il 20% di questi ci risultano essere pazienti con la sindrome acuta o grave del piede diabetico, ciò sta a significare che questa importante domanda sanitaria andrebbe ridotta partendo dalla prevenzione della malattia e da una più forte integrazione con i servizi territoriali. Per quanto ci riguarda abbiamo consolidato le attività del Centro specialistico confermando i sei posti letto dedicati e riservando una sala operatoria specifica per il trattamento di questa complicanza".
    A portare i saluti istituzionali del ministro della Salute, il sottosegretario Emanuele Prisco. La presidente Donatella Tesei ha voluto consegnare personalmente lo stemma della Regione Umbria alla dottoressa Cristiana Vermigli ringraziando lei e tutti gli operatori sanitari per il lavoro svolto in questi anni con l'auspicio di continuare nella strada intrapresa perché punto di riferimento importante per la sanità pubblica regionale.
    Presenti anche i numerosi volontari dell'associazione Piede diabetico umbria, presieduta da Fausto Gugliemi.
    La giornata celebrativa si è conclusa con una tavola rotonda.
    A tirare le fila conclusive del dibattito, sui possibili nuovi scenari di gestione di questa patologia e sulle prospettive del Centro del piede diabetico dell'ospedale di Perugia, è intervenuto l'assessore regionale alla sanità Luca Coletto che ha illustrato l'importanza di un rafforzamento dell'integrazione con il territorio nella presa in carico delle persone affette da diabete, semplificando e rendendo più efficaci le reti già presenti, revisionando anche i percorsi diagnostici terapeutici assistenziali in essere, concentrando e confermando i punti di riferimento certi che rispondono alle esigenze, come i centri ospedalieri.
   

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