La piena ripresa delle attività
delle otto sezioni umbre del Club alpino italiano dopo la
pandemia è accompagnata da un forte incremento dei soci. Segna
infatti un +24,35 rispetto al 2021, quasi il doppio della media
nazionale che è del 13%.
Nella rilevazione fatta il 29 maggio scorso dal Gruppo
regionale, come spiega il presidente Gian Luca Angeli, gli
iscritti al Cai in Umbria - si legge in un suo comunicato -
passano infatti dai 2.604 del 2021, ai 3.298 attuali. La
proiezione riferita alla fine 2022 fa inoltre prospettare un
numero totale di poco meno di 3.900, che costituirebbe il
miglior risultato degli ultimi otto anni, registrato nel 2019
con 3.602 soci.
Tra gli iscritti c'è la prevalenza degli uomini che sono il
56,6 per cento del totale, mentre le donne rappresentano il
43,4.
I soci giovani (fino a 17 anni) inoltre, nella rilevazione del
29 maggio costituiscono oltre il 7,5 per cento, con 246
iscritti, in netto aumento (+23 iscritti) rispetto al dato
registrato a fine 2021 (223). "Quest'ultimo dato - spiega il
presidente Angeli - ci pare molto significativo, perché i
giovani costituiscono un patrimonio rilevante per il futuro del
nostro sodalizio. Dimostra inoltre che l'attività svolta dalle
sezioni nelle scuole e specificatamente rivolta agli under 18
sta dando risultati importanti".
"Da un punto di vista più generale - sottolinea Angeli - i
numeri ci dimostrano che la difficile situazione causata dalla
pandemia in questi due ultimi anni non ha compromesso la
vitalità delle sezioni umbre del Cai. Grazie al forte
radicamento territoriale, hanno saputo garantire una forte
presenza e un costante impegno sui temi della conoscenza della
conoscenza e valorizzazione della montagna da un punto di vista
tecnico, culturale, ambientale e sociale. I risultati ottenuti
finora non debbono rappresentare però un punto di arrivo, ma al
contrario li dobbiamo vedere come uno stimolante incentivo ad
andare ancora più lontano, con passione, impegno e competenza".
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