"In questo particolare momento di
incertezza economica dovuta al Covid 19, con prospettive di
ripresa piuttosto lunghe e difficili, avviare un allevamento di
Cinta Senese può rappresentare un'interessante opportunità di
lavoro". Questa la sfida che lancia il presidente del Consorzio
di tutela della Cinta Senese, Daniele Baruffaldi.
"La Cinta Senese, la cui carne fresca vanta la tutela della
Dop, è un prodotto di eccellenza dell'agroalimentare italiano,
ampiamente conosciuto ed apprezzato anche all'estero", con una
domanda che supera "di gran lunga l'offerta attualmente
disponibile. La produzione di circa 4.000 capi non è
sufficiente a soddisfare le molte richieste di mercato.
L'obiettivo è di raddoppiare, ma anche triplicare la produzione
per poter fidelizzare ancor più i suoi estimatori e al contempo
stabilizzare il prezzo di mercato, dando più certezze specie ai
piccoli allevatori". "Sicuramente - prosegue Baruffaldi - è
indispensabile tanta passione per gli animali e per la vita
all'aria aperta" ed è "necessario che sussistano alcune
caratteristiche strutturali di base richieste dal disciplinare.
In tal senso il Consorzio si rende disponibile a fornire tutte
le informazioni su come avviare un allevamento di questa
pregiata razza di suini, evidenziando anche problematiche e
criticità". Per Bugliani è anche auspicabile "un impegno delle
istituzioni per evitare ostacoli e ritardi dovuti alla
burocrazia".
Intanto il Consorzio si appresta "a lanciare una grande
campagna promozionale della Cinta Senese, affiancata anche da
iniziative di tipo commerciale che riguarderanno allevatori e
trasformatori, chiamati a collaborare attivamente fra loro".
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