Si intitola 'Dans le noir. Charles
Doudelet e il simbolismo a Livorno', la mostra che propone 20
opere inedite dell'incisore che è tra i protagonisti più
prestigiosi del simbolismo belga, in programma alla Pinacoteca
comunale Carlo Servolini di Livorno dal 30 settembre al 20
gennaio 2022. L'artista (Lille 1861 - Gand 1938) sviluppò uno
speciale legame con Livorno, dove vi si stabilì per un periodo.
Le opere di Doudelet, spiega una nota, sono messe a confronto
con una compagine di giovani Livornesi interpreti dell'identità
simbolista labronica. Grazie al contributo di Gio Batta
Bertonati, fratello di Emilio Bertonati, gallerista, critico
d'arte, pittore e incisore, approda in Pinacoteca un prezioso
nucleo di disegni che consente di ridisegnare i contorni di una
stagione artistica internazionale nella Livorno
primonovecentesca.
Promossa da Comune di Collesalvetti (Livorno), Fondazione
Livorno e Fondazione Livorno - Arte e Cultura, la mostra è
organizzata in occasione del 160mo anniversario della nascita di
Charles Doudelet. Alcuni artisti finora definiti
postmacchiaioli, come in particolare Gino Romiti, ma anche altri
protagonisti del sodalizio nato nello storico Caffè Bardi, come
Renato Natali e Gastone Razzaguta, traggono dal confronto con
Doudelet, l'ispirazione per un rinnovamento stilistico in linea
con il simbolismo internazionale. Gabriele Gabrielli, Mario
Pieri-Nerli, Raoul Dal Molin Ferenzona, Irma Pavone Grotta, sono
altri interpreti di questo inedito percorso dedicato al
Simbolismo livornese, tra i quali spicca Benvenuto Benvenuti,
amico fraterno e vicino di casa di Doudelet. Parallelamente al
percorso espositivo è stata predisposta una sezione documentaria
con rarità bibliografiche.
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