"Ho sempre avuto rispetto per
leforze dell'ordine ma questa tragedia sconvolgente ha
chiaramentesuperato il limite. Il mio cuore è con George, i suoi
cari etutte le persone che stanno soffrendo. Ho imparato
chel'educazione è sempre la strada migliore da percorrere.
Ricordole rivolte di Los Angeles (riferendosi ai disordini
civili del1992, dopo che quattro ufficiali di polizia bianchi
furonoassolti dal pestaggio di Rodney King, tassista
afroamericanomorto poi nel 2012, ndr) e spero che attraverso un
dialogocostruttivo e onesto si riesca a costruire una società
piùsicura e coesa". Tiger Woods su twitter interviene così sul
caso della mortedi George Floyd, 46enne afroamericano morto
soffocato aMinneapolis dopo che un poliziotto gli ha tenuto
premuto ilginocchio premuto sul collo. E mentre negli Stati
Uniticontinuano le proteste tra morti, feriti e arresti, le
reazionisocial del mondo dello sport e del golf non si
arrestano. Dopo Jon Rahm, numero 2 mondiale, a prendere
posizione sultema è Woods, leggenda del golf statunitense. Ma
con lui ainvocare "uguaglianza e giustizia sociale", c'è anche
HaroldVarner III, tra i pochi golfisti afroamericani. "C'è un
sacco diamore in questo mondo - il commento del 29enne di Akron
(Ohio) -e prego per l'uguaglianza e la giustizia sociale. Ma
ancor dipiù per l'umanità perché, indipendentemente dal colore
dellapelle, abbiamo bisogno l'uno dell'altro per arrivare a
uncambiamento". "Siamo contro il razzismo", il tweet di Gary
Player, ex totemsudafricano del green. Con i campioni di oggi e
di ieri che siuniscono per chiedere rispetto e uguaglianza dopo
che il drammadel razzismo USA è tornato ad essere di tragica
attualità.
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