L'ANSA inaugura un ciclo di Forum dedicato alle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. Oggi è la volta del governatore della Lombardia, Attilio Fontana
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"Mi chiedete se il Piemonte può rientrare? Non avrei nulla su questa ipotesi, a condizione che il rientro sia legato a promozione e collaborazione. Per quanto riguarda le gare, ora sarebbe difficile dire a qualche paese della Valtellina o dell'Alto Adige che gli togliamo degli eventi": ha detto Fontana.
"Dovrà essere un manager di grandissima qualità, al di la di ogni valutazione di amicizia o di contatti": ha aggiunto il presidente della Regione Lombardia, che ha abbozzato la figura dell'amministratore delegato che guiderà il board dei Giochi: "Ci sarà una linea dedicata alle opere pubbliche ed un'altra per la realizzazione degli eventi. Quindi ci vuole una figura che sappia muoversi nel mondo dei bandi pubblici".
"Una 'sola' olimpica? No, le nostre saranno le prime olimpiadi a sottostare alla carta del Cio 2020, cioè risparmiose e sostenibili economicamente e per l'ambiente. Inoltre non abbiamo investimenti tali da far modificare le stime di budget. L'unico impianto nuovo sarà il palaghiaccio, che però sarà affidato ad un privato", afferma Fontana, aggiungendo: "Lombardia e Veneto spenderanno 400 milioni circa, soprattutto per la realizzazione dei villaggi olimpici. Il resto andrà per l'adeguamento di impianti già esistenti - ha aggiunto - Il cio ci darà 920 milioni di euro".
Fontana è intervenuto anche sul tema dell'Autonomia. "Non bisogna temere la riforma, ma la cialtronaggine con cui è presentata da alcuni. Invece è una grande opportunità per il Paese, che vuole rendere gli amministratori responsabili delle loro capacità o meno. Per uscire dalla vecchia politica, dall'assistenzialismo. Servirebbe soprattutto al Sud per far emergere le tante capacità e proposte positive che vengono bloccate".
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