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Come superare i test universitari con le giuste tecniche di memorizzazione

Come superare i test universitari con le giuste tecniche di memorizzazione

I consigli degli esperti per affrontare lo studio per i test ai corsi di laurea ad accesso programma

16 aprile 2019, 17:53

Redazione ANSA

ANSACheck

Come superare i test universitari con le giuste tecniche di memorizzazione - RIPRODUZIONE RISERVATA

Come superare i test universitari con le giuste tecniche di memorizzazione - RIPRODUZIONE RISERVATA
Come superare i test universitari con le giuste tecniche di memorizzazione - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il test d’ammissione per le facoltà a numero chiuso ogni anno spaventa tantissimi maturandi. Ma come fare per cercare di diminuire un po’ l’ansia che questo esame porta con sé? Facile: è sufficiente iniziare subito a ottimizzare lo studio. 

Per aiutare gli aspiranti universitari a prepararsi al meglio, Matteo Salvo, International Master of Memory e detentore del titolo di Guinness World Record, ed Elisabetta Galli, Dottore di Ricerca in Giurisprudenza, consulente aziendale e formatore strategico, autori del volume “Prepararsi ai test universitari: il metodo rivoluzionario per affrontarli e superarli”, svelano alcuni trucchi per rendere più veloce la memorizzazione di informazioni.

Ecco come studiare nel migliore dei modi per accaparrarsi un posto nei corsi di laurea ad accesso programmato nell’anno scolastico 2019/2020. Lo scrive Skuola.net.

Tecniche di apprendimento rapido 
Memorizzare è una delle parole chiave per chiunque speri di superare il test, ma come fare in poco tempo e in modo efficace? Una delle prime cose da provare per cercare di aumentare la velocità con la quale la nostra memoria può richiamare a sé le informazioni è quella di calarci dentro il contesto da imparare, iniziando a fare nostra la tecnica delle associazioni mentali. Inoltre per facilitare il ricordo, qualsiasi tipo di associazione mentale dovrà essere paradossale. Infatti la nostra mente ricorda meglio tutto quello che trova strano o bizzarro. Dovrai, quindi, reinterpretare le nozioni che stai studiando in modo da evidenziare il loro elemento differenziante e buffo e la loro connotazione emotiva.

Un altro ottimo sistema di memorizzazione utile per creare associazioni mentali in modo vivido è quello che prevede il coinvolgimento di tutti e cinque i sensi nell’esperienza che stai immaginando, proprio per trattenere le informazioni in modo molto più forte. Per memorizzare i termini astratti o tecnici, quindi termini in genere molto lontani dal nostro quotidiano, può essere utilissimo convertire, quindi, le parole in immagini.
Infine, sempre tra le tecniche di apprendimento rapido troviamo una piccola chicca che potrebbe cambiare la tua prospettiva nei confronti del tuo modo di studiare. Prova a studiare con il solo fine di spiegare qualcosa ad amici e parenti, non solo perché devi studiare. Infatti spiegare una nozione è un ottimo banco di prova per verificare se quell’argomento l’hai assimilato davvero bene, e quindi se sei in grado di poterlo spiegare ad altri, e se così fosse vuol dire che puoi considerarlo assi
milato e passare ad altro, oppure se hai solo ripetuto frasi a caso che ricordavi dal libro, in questo caso è meglio se torni sull’argomento perché non l’hai capito davvero bene.

Le mappe mentali
In vista della preparazione per i test d’ingresso, le mappe mentali possono essere la carta vincente per aiutare la memoria nello studio. La loro forza sta nell’avere un impatto visivo e grafico chiaro ed esplicativo, se la mappa è fatta bene, a colpo d’occhio potrai individuare i concetti chiave e l’importanza di ciascun concetto dettato dalla grandezza della parola all’interno dello schema.

I loci ciceroniani
Un’altra tecnica vincente, spesso sottovalutata, ce l’ha insegnata direttamente Cicerone, celebre oratore romano, che per ricordare i suoi discorsi, visualizzava mentalmente un percorso a lui molto familiare e a ciascun luogo di questo percorso assegnava una parola chiave da memorizzare. In questo modo, camminando all’interno del suo percorso mentale, tutte le parole che lui aveva disseminato in ogni stanza o fase, tornavano nella sua mente nell’ordine giusto e tramite questo aiuto mnemonico era in grado di continuare a parlare per ore senza perdere il filo del discorso.
Quindi maggiore sarà il numero delle informazioni da imparare e maggiore dovrà essere il numero di punti dell’itinerario e la distanza da immaginare nella propria testa. Per utilizzare questa tecnica è importante selezionare punti con una sequenzialità certa, ovvero che non si possano confondere fra di loro. Inoltre è bene assegnare a ciascuna parola un riferimento chiaro che catturi l’attenzione, come un albero, una fontana o una panchina. E infine è bene scegliere un itinerario sequenziale unidirezionale, che consenta di non poter tornare indietro sullo stesso percorso.
Questa tecnica tramite i loci è funzionale a essere utilizzata per memorizzare un elenco di informazioni tutte della stessa importanza, come i dati quali superficie, abitanti, densità, valuta e prodotto interno lordo, oppure l’esatta sequenza delle parti che compongono qualcosa, come le ossa del cranio.

La fotografia mentale
Le immagini, come abbiamo già visto, giocano un ruolo fondamentale all’interno dell’assimilazione di informazioni. Proprio per questo, oltre alle mappe mentali e alla trasformazione di concetti ostici in immagini, è bene anche imparare a memorizzare tutte le immagini che possono esserci utili nell’esposizione e nell’elaborazione delle informazioni da studiare.
In particolare, soprattutto nello studio per i test d’ammissione all’università, questa tecnica ti sarà molto utile per memorizzare grafici e tabelle, piantine o monumenti, caratteristiche di animali, parti del corpo umano e formule di struttura.
Per poter imparare a memorizzare nel dettaglio un’immagine è fondamentale avere un approccio attivo. È essenziale non subire le informazioni, ma esserne partecipi, quindi essere coinvolti all’interno dei dati in questione. Un sistema tanto antico, ma sempre valido e funzionante per cercare di ricordare nel dettaglio un’immagine complessa, è quello di seguire una serie di passaggi che si possono facilmente memorizzare mediante l’acrostico ‘guardo chi corre’
GUARdare l’immagine per farsi un’idea generale;
Dividere l’immagine in parti più piccole o quadranti per concentrarsi su una sola parte alla volta;
Osservare ogni più piccola parte, come se la guardassimo al microscopio per andare alla ricerca delle informazioni;
CHIedere, cioè farci delle domande;
COntare tutte le parti o le cose quantificabili;
Ricostruire l’immagine nella mente tenendo gli occhi chiusi oppure senza guardarla;
Riscontrare, ovvero fare un confronto tra l’immagine mentale e quella reale osservata in precedenza.

 

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