/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Africa - Cinque robot umanoidi arrivano in Ruanda contro il coronavirus

Africa - Cinque robot umanoidi arrivano in Ruanda contro il coronavirus

21 maggio

ROMA, 26 maggio 2020, 16:47

di Valentina Maresca

ANSACheck

Covid-19 in Africa © ANSA/EPA

Covid-19 in Africa © ANSA/EPA
Covid-19 in Africa © ANSA/EPA

Lavoratori instancabili, infallibili e immuni al virus: una manna, in tempi di pandemia. Sono cinque e si chiamano Akazuba, Ikizere, Mwiza, Ngabo e Urumuri, nomi ruandesi che appartengono però a inediti cittadini, visto che si tratta di robot umanoidi prodotti da un'azienda belga. I cinque sono stati consegnati al Ruanda per un supporto nello screening del coronavirus e nella consegna di cibo e farmaci ai malati, ma funzionano anche per il collegamento in videoconferenza tra pazienti e medici.
    Il loro scopo principale, insomma, è ridurre l'esposizione al contagio degli operatori sanitari, come ha dichiarato alla Bbc Daniel Ngamije, ministro della Salute del Ruanda. "Abbiamo bisogno di altri robot per compiti ulteriori, come la disinfezione nello spazio pubblico, e stiamo lavorando per ottenerli", ha aggiunto.
    I robot possono fare screening a un numero che va da 50 a 150 persone al minuto, registrano e memorizzano i dati dei pazienti, avvisano gli operatori sanitari di anomalie, avvertono le persone senza mascherine o che le indossano in modo improprio.
    Il Ruanda ha due centri per la cura di Covid-19: uno si trova alla periferia della capitale, Kigali, l'altro nella città di Nyamata, nel sud-est del Paese che a oggi registra circa 300 casi positivi e nessun decesso. Il governo del Ruanda è stato il primo dell'Africa sub-sahariana ad applicare rigorose misure restrittive con l'obiettivo di contenere la diffusione del virus. All'inizio di marzo, nonostante un contagio ancora assente, il Ruanda ha vietato concerti e raduni pubblici per poi chiudere i confini e proibire spostamenti non essenziali ai propri cittadini alla fine dello stesso mese, quando le infezioni viaggiavano ormai a due cifre. Dal 4 maggio il governo ha allentato alcune restrizioni, ma i confini rimangono chiusi, fatta eccezione per il trasporto merci e il rientro dei cittadini ruandesi. Rimangono chiusi anche gli istituti scolatici, gli impianti sportivi, le palestre, i bar e i luoghi di culto, mentre sono consentite le attività sportive individuali in spazi aperti. Continuano a essere proibiti i viaggi tra le province, mentre i pendolari devono aderire alle norme di distanziamento fisico nei mezzi pubblici. Dalle 20.00 alle 5.00 ora locale vige il coprifuoco.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza