/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Max e Hélène, amore è gesto estremo

Max e Hélène, amore è gesto estremo

Su Rai1 miniserie Battiato il 26/1. Tarantola, palinsesto a tema

MILANO, 23 gennaio 2015, 16:58

Silvia Egiziano

ANSACheck

Alessandro Averone Carolina Crescentini e Ennio Fantastichini - RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandro Averone Carolina Crescentini e Ennio Fantastichini - RIPRODUZIONE RISERVATA
Alessandro Averone Carolina Crescentini e Ennio Fantastichini - RIPRODUZIONE RISERVATA

Venezia, 1944.  Max Sereni è un promettente studente di medicina ebreo, la sua famiglia è stata deportata e lui vive nascosto in una soffitta.
    Non vuole scappare perché a Venezia vive Hélène, la ragazza che lui ama, figlia del console onorario francese, un fascista antisemita. Quando Max viene catturato, Hélène decide di seguirlo e, fingendosi ebrea, si fa deportare con lui. Parte da qui, da questo gesto d'amore estremo, il film tv 'Max e Hélène', scelto dalla Rai per celebrare il 70esimo Giorno della Memoria.

    La fiction, in programma lunedì 26 gennaio in prima serata su Rai 1, è stata presentata questa mattina al memoriale della Shoah, al binario 21 sotto la Stazione Centrale di Milano, da dove tra il 1943 e il '45 centinaia di ebrei furono caricati su vagoni merci per essere imprigionati nei campi di concentramento e di sterminio nazisti.

    L'opera, una coproduzione Rai Fiction-11 Marzo Film, è ispirata all'omonimo romanzo - a sua volta basato su una storia vera - di Simon Wiesenthal, scrittore e antifascista austriaco che, dopo essere sopravvissuto all'Olocausto, dedicò parte della sua vita a rintracciare i nazisti in latitanza per sottoporli a processo. A firmare la regia è Giacomo Battiato, che per interpretare i due sfortunati protagonisti ha scelto Alessandro Averone (nei panni di Max) e Carolina Crescentini (in quelli di Hélène). Nel cast anche Ennio Fantastichini, nel ruolo di Simon Wiesenthal, e Luigi Diberti, in quello di Padre Anatol. Per il presidente della Rai, Anna Maria Tarantola, che ha partecipato all'evento, si tratta di un film "di straordinaria umanità, in cui è presente il grandissimo tema 'giustizia o vendetta', ancora oggi molto attuale". La Rai, ha detto il numero uno di viale Mazzini, celebrerà il Giorno della Memoria con una "programmazione specifica, che interesserà in modo trasversale tutte le nostre reti e i nostri canali, da quelli generalisti a quelli specializzati, utilizzando tutti i generi".

    E proprio nell'ambito di questo palinsesto, ha annunciato Tarantola, "abbiamo deciso di acquistare e trasmettere un bellissimo documentario che nasce da una serie di riprese fatte da Alfred Hitchcock, subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, intitolato "Night will fall"'. La pellicola, che raccoglie le immagini girate da Hitchcock sull'orrore dei campi di concentramento nazisti, andrà in onda il 22 gennaio in seconda serata su Rai 3. "Sappiamo - ha concluso il vertice Rai - che, per via della crudeltà delle immagini, potremo essere oggetto di qualche critica. Tuttavia, abbiamo pensato che lo scopo di comprendere l'orrore della guerra fosse prioritario".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza