A quattro anni dalla strage del liceo
di Parkland, in Florida, nella quale 14 studenti e tre
insegnanti sono stati uccisi da un diciannovenne il presidente
Usa Joe Biden ha ribadito che la sua amministrazione lavora per
mettere fine alla violenza armata. Ma i genitori delle vittime e
altre associazioni gli rimproverano di non aver fatto
abbastanza.
Il padre di uno dei ragazzi uccisi è salito su una gru non
lontano dalla Casa Bianca e ha srotolato uno striscione con la
foto del figlio, Joaquin Oliver: "In 45mila sono stati uccisi
dalle armi e voi restate a guardare", si leggeva. Il gruppo di
giovani March For Our Lives, insieme alle organizzazioni Guns
Down America e Change the Ref, oggi ha lanciato uno strumento
chiamato 'Shock Market' che terrà conto di tutti gli episodi di
violenza armata negli Stati Uniti da quando Biden è entrato in
carica. Oggi è previsto anche un raduno fuori dalla Casa Bianca
per esortare il presidente ad avere un approccio più deciso.
"Biden è stato un amico ma non un leader", ha detto David
Hogg, fondatore di March For Our Lives e sopravvissuto alla
sparatoria di Parkland. "Ha fatto piccoli passi ma non è
abbastanza. Il presidente non è stato ricettivo alle nostre
richieste. Ce lo aspettavamo da Trump, ma siamo scioccati da
lui", ha sottolineato.
Nel suo messaggio di cordoglio il presidente ha citato lo
"straordinario movimento" dei giovani di March of our Lives
parlando di una "nuova generazioni di americani che ha marciato
per un'America più sicura per tutti noi". Biden ha assicurato
che la sua amministrazione è "al fianco di chi lavora per
mettere fine a questa epidemia della violenza armata" ricordando
di aver lanciato un piano per ridurre i crimini commessi con le
armi.
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