I problemi causati dal
Covid-19 al gusto e all'olfatto sono stati al centro di un
seminario virtuale teorico-pratico organizzato dall'ambasciata
d'Italia in Messico, nel quadro della Settimana della Cucina
Italiana nel Mondo.
L'iniziativa, su un tema non sempre affrontato a livello del
grande pubblico, si è rivolta in particolare a professionisti
del mondo della gastronomia e a studenti delle scuole
alberghiere.
In questo ambito, Michele Crippa, 32 anni, gastronomo
conosciuto su Instagram come gastronomik.it. ha raccontato la
sua personale esperienza in questa materia.
Un tempo avrebbe potuto elencare a occhi chiusi tutti gli
aromi e i profumi contenuti in un piatto, ma nel 2020 il
Covid-19 gli ha portato anosmia (perdita di olfatto) e augesia
(perdita di gusto).
Così Crippa, che lotta ancora per recuperare in pieno le sue
facoltà, ha illustrato il percorso che un pool di ricercatori ha
messo a punto per aiutare i pazienti a recuperare l'olfatto e a
correggere le dispercezioni sensoriali.
Dopo il racconto di questa esperienza, la psicologa Valentina
Parma e la neurobiologa Federica Genovese del Monell Chemical
Senses Center di Philadelphia hanno approfondito gli aspetti
biologici e psicologici dei cambiamenti del gusto e
dell'olfatto.
Infine, il tecnologo alimentare Gian Paolo Braceschi ha
guidato i partecipanti alla (ri)scoperta di aromi e sapori
utilizzando alcuni elementi base come limone, caffè, zucchero,
cannella, sale e salsa piccante.
Il seminario teorico-pratico nella sua versione in spagnolo è
disponibile sulla pagina Facebook dell'Istituto Italiano di
Cultura i Messico: https://www.facebook.com/pg/iicmessico/posts
Riproduzione riservata © Copyright ANSA